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giovedì 25 aprile 2019

" LiberAzione!!! "

" Per me il 25 aprile del 1945 non fu il giorno della Liberazione.

Non poteva esserlo perché io quel giorno ero ancora prigioniera nel piccolo campo di Malchow, nel Nord della Germania.
C’era un grande nervosismo da parte dei nostri aguzzini, ma non sapevamo nulla di quel che accadeva in Europa.
A darci qualche notizia furono dei giovani francesi prigionieri di guerra mentre passavano davanti al filo spinato: «Non morite adesso!», scongiurarono alla vista delle disgraziate ombre che eravamo, «Tenete duro. La guerra sta per finire. E i tedeschi stanno perdendo sui due fronti: quello occidentale con gli americani e quello orientale con i russi...».

Nelle ultime ore da prigioniere assistemmo alla storia che cambiava.

Fuori dal lager ci costrinsero all’ennesima orribile marcia ma niente era uguale a prima.
La mia personale festa di liberazione fu quando vidi il comandante del campo mettersi in abiti civili e buttare a terra la sua pistola. Era un uomo terribile, crudele, che a ogni occasione picchiava selvaggiamente le prigioniere. La vendetta mi parve a portata di mano, ma scelsi di non raccogliere quell’arma.
All’improvviso realizzai che io non avrei mai potuto uccidere nessuno e questa era la grande differenza tra me e il mio carnefice.
Fu in quel momento che mi sentii libera, finalmente in pace.

Il 25 aprile del 1945 fu quindi un’esplosione di gioia che mi sarebbe arrivata più tardi filtrata dai racconti di amici e famigliari.
Avevo avuto bisogno di una tregua prima di tornare in Italia. E dovevo guarire da troppe ferite per riuscire a fare festa insieme agli altri.
Ero stata ridotta a un numero, costretta a vivere in un mondo nemico e, costantemente, con il male altrui davanti a me, come diceva Primo Levi.
Ci vollero anni perché riscoprissi il sentimento della felicità collettiva.
Poi quel momento è arrivato. E il 25 aprile è diventata una festa famigliare, la festa della libertà ritrovata.
Simboleggiava la caduta definitiva del nazifascismo e la liberazione. E rendeva omaggio al sacrificio di partigiani e militari, ai resistenti senz’armi, ai perseguitati politici e razziali.
Era la festa del popolo italiano ma anche una festa celebrata in famiglia insieme a mio marito Alfredo, che era stato un internato militare in Germania per aver detto no alla Rsi.
Avevamo patito entrambi la privazione della libertà e potevamo capire il significato profondo di quella data che poneva le fondamenta della democrazia e della carta costituzionale.
Ogni 25 aprile sventolavamo idealmente la nostra bandiera.
Non ho mai smesso di sventolare quella bandiera. E ancora oggi mi ostino a spiegare ai ragazzi perché è una festa fondamentale.

Ma è sempre più difficile combattere con i vuoti di memoria.

Solo se si studia la storia si comprende cosa è stato il depauperamento mentale di masse di italiani e tedeschi indottrinate dai totalitarismi fascista e nazista.
Bisogna raccontare alle giovani generazioni cos'è stata la dittatura, soprattutto ora che il saluto romano non stupisce più nessuno.
Mi chiedo se a una parte della politica non convenga questa diffusa ignoranza della storia.
Chi ignora il passato è più facilmente plasmabile. E non oppone “ resistenza”.

In anni non lontani, c’è stato anche chi ha proposto di abolire il 25 aprile dal calendario civile.
Temo che prima o poi si arriverà a cancellarlo. Perché il tempo è crudele: livella i ricordi e confonde la memoria, mentre le persone muoiono e le generazioni passano.
Qualche anno fa ci siamo illusi che intorno a questa data fosse stata raggiunta l’unanimità delle forze politiche.
Oggi leggo con preoccupazione che alla festa della Liberazione si preferisca una cerimonia di altro genere.
Se devo dire la verità, rimango esterrefatta.

In tarda età assisto a degli atti che non avrei mai immaginato di vedere: soprattutto avendo vissuto cosa volesse dire essere vittime prima del 25 aprile, quando la democrazia non c’era, e dissidenti e minoranze venivano imprigionati, torturati e anche uccisi.

Così come rimango tristemente stupita di fronte alla cancellazione della prova di storia alla maturità.
La mancanza di memoria può portare a episodi come quello che ha coinvolto pochi giorni fa un istituto alberghiero di Venezia. Un insegnante su Facebook ha offeso la Costituzione con parole che preferisco non ripetere. E si è augurato che Liliana Segre finisca in «un simpatico termovalorizzatore».
Questa non l’avevo ancora sentita: probabilmente il «simpatico termovalorizzatore» è la forma aggiornata del forno crematorio.

Preferisco però concentrarmi sui moltissimi italiani che mi vogliono bene.
E insieme ai quali festeggerò il 25 aprile, un rito laico che continua a emozionarmi. E a portarmi via con sé.

Perché la libertà è una condizione assoluta, irrinunciabile.
E non importa se qualche ministro resterà a casa.
Sono sicura che domani saremo in tanti a provare la stessa emozione civile.

Buon 25 aprile a tutti. "

(Liliana Segre)


***

...ed intanto a casa nostra... l'A.N.P.I. c'è!!!
:( #portamivia

mercoledì 7 novembre 2018

" Esistenziale... "

Perché nella vita ci competono scelte, indirizzi e finalizzazioni. Anche quando ci accorgiamo di aver commesso degli errori, spesso un pò in ritardo, non possiamo che spingergi lontano solo coi pensieri...

Ogni passo lascia traccia, riesce a segnarci nei ragionamenti... troppo poco, però, nei condizionamenti fisici, esistenziali.

Si è unici, soli... anche quando ci si muove in branco.

Vivere è uno strappo verso gli altri, per trovar se stessi e compiacersi in merito a quanto in grado di lasciare: un'Esistenza!


venerdì 17 novembre 2017

" ...questa è la piazza principale? "


 << Dunque.. ehhh... noi vogliamo sapere... per andare, dove dobbiamo andare, per dove dobbiamo andare? Sa... è una semplice informazione! >> :D ;)

...purtroppo, spesso, più è semplice l'informazione richiesta... più difficile, se non impossibile, la risposta!!! :(
Facciamo un passo indietro alle scorse elezioni comunali, alla vittoria della lista Città Possibile e del loro programma elettorale: clicca qui! OGNI TANTO RILEGGIAMOLO e TENIAMOLO A MENTE!!!

Oggi il sindaco ha pubblicato, sul suo profilo FB, questa foto:
Lo stato d'avanzamento lavori nell'area ex Consorzio Agrario.
Una nuova, ulteriore, indispensabile, bella piazza al centro del paese... :(
Ma non dovevamo decidere con referendum cosa fare in quel nostro spazio comune?
Vi ricordate della promessa in merito alla decisione sul da farsi?? Punto 4, lettera C???





...ed invece? Purtroppo ennesima promessa mancata, fiducia mal riposta, perseverante stanchezza da uomo solo al comando!!!

I tanti giovani che han provato questa amministrazione per la prima volta... si guardino un po' intorno. Contino le piazze, il verde attrezzato, i parcheggi, le biblioteche, gli spazi di socialità ed incontro... e chiedano ai loro genitori cosa questa Città Possibile continua a fare da ormai un ventennio!?! La risposta sarà sempre la stessa: "il primo mandato han fatto tanto" - ...io direi tutto poiché prima nulla esisteva... - "poi... sempre uguale, sempre gli stessi, sempre le stesse cose, le stesse promesse, ecc... ecc... ecc...".

Ovviamente a quei sempre presenti... va tutto bene, perché cambiare?! Loro senza alcun concorso... di colpa non ne hanno da espiare!?

Il problema resta il futuro, i beni comuni, la democrazia dal basso... un occhio più attento all'ambiente, alla partecipazione, alla speranza, alla fiducia in una sana rivoluzione... insomma un sano dibattito che aiuterebbe a capire.

lunedì 24 aprile 2017

" Caro Nicola... ti scrivo! "

Da un misero post su FB si può ricevere tanto, anche il ricontatto da parte di un amministratore comunale, del tuo comune, che ti aveva ben specificato, causa varie ed eventuali incomprensioni, in merito all'impossibilità di concederti oltre al "Buongiorno!" ed alla "Buonasera!".

    Questo il post:

















Questo il ricontatto/commento:

Mi è dispiaciuto non poter rispondere subito, proprio a seguire... ma un improvviso, quanto atteso, spasmo intestinale mi ha tenuto compagnia fino a pochi minuti fa... e, forse, mi richiamerà ancora... 😁

Il fulcro del ragionamento, come si evince facilmente dalle due screenshoot, è l'appuntamento ormai annuale coi festeggiamenti relativi alla vittoria referendaria del 1998 pro Bellizzi comune autonomo, non più frazione di Montecorvino Rovella.

Mi ha lasciato basito la premiazione comunale pro sponsor di una manifestazione "privata"!!!

Caro Nicola...
il tuo sconcerto, in merito a certi miei punti di vista, è reciproco, purtroppo! 😪
Ho sempre creduto alla buona fede della stragrande maggioranza delle persone che, da giovani, si avvicinano alla Politica. Poi, per forza di cose, ho dovuto ricredermi... spesso restandoci parecchio male, quando all'ovvio si opponeva l'intransigenza. V'era del marcio, bisognava segnalarlo!

Ho condiviso con te, e con tanti altri dell'attuale amministrazione in carica, alcuni passaggi cruciali del nostro paese. Altri, prima, li ho vissuti da lontano, spesso sostenendoli. Gli ultimi, credimi, li vivo crucciandomi ogni qualvolta mi accorgo manchi la necessaria libertà di pensiero all'interno del vostro fortino.

Questa sera, non ti sarà sfuggito, il tema era:
<< PRIMAVERA DELL'AUTONOMIA
PREMIO CITTADINANZA
Associazionismo e cittadini che hanno reso la nostra comunità attiva e solidale. >>

PRIMAVERA?
Com'era il vostro slogan elettorale??
Quello della civica Città Possibile???
"Sarà una nuova primavera".
Sarà certamente un caso che abbiate sfruttato il tutto in una occasione non di parte, sarà sfuggito a voi tutti! (...come il nome del nuovo stadio comunale? "Nuova Primavera"?? Vabbè... nel senso che fino a quella categoria si spera di poter giocare?!?)

CITTADINANZA?
Ai nuovi arrivati?? A chi già non c'era???
Nooo!!! Alle associazioni ed ai cittadini più attivi e solidali.
Quelli che si son dati da fare per e con gli altri, senza scopo di lucro... in modo solidale e senza secondi fini!!

Pubblicherete tutti i nominativi dei premiati?
Potremmo capire perché, ad esempio, non avete scelto chi omaggiare con l'apertura all'ascolto della CITTADINANZA!?!
Come stiamo aspettando che farete per il Consorzio Agrario!!!

Magari (...rispondendo alle tue domande...) non potrò gridare allo scandalo quando mi appariranno nomi, persone, fatti concreti e non sponsorizzazioni, esborso di sghei, personaggi politici, aziende commerciali, imprese, ecc...

Andrea, fortunatamente figlio del sindaco, continua a godere di tutta la mia stima come artista e professionista dello spettacolo. Certo non come politico che continua a muoversi nel solco del padre!

Parlare a vanvera? No, non mi riesce. A te??

Se la mia squadra, il nostro MoVimento avesse avuto l'appoggio della gente... nessuno si sarebbe dimesso per poi farsi assumere in Comune; nessun componente della squadra avrebbe partecipato economicamente ai fatti del Comune; mai avremmo dileggiato gli avversari pur per semplici proposte, richieste e/o chiarimenti; senza condivisione popolare alcuna, mai avremmo immaginato di dividere in due il centro città; quando a metà mandato ci saremmo accorti di non aver almeno abbozzato al programma elettorale... saremmo andati a casa; l'apertura ai cittadini sarebbe stata reale e non contesa, a tutti, senza distinzione alcuna; consigli comunali aperti, partecipati (domenicali) e videoregistrati (mica solo le manifestazioni)...

Credimi, non ho bisogno di continuare ad andare così, fortissimo...
è il mio passo! 😉

Spero questo sfogo sia servito ad arginarti un po', nel senso buono... a non lasciarti esondare in terreni privi di potenziali fertili, di sviluppo e crescita per tutti quelli che ci girano intorno.

*****

" Immaginate la mattina presto
l'uomo, la donna e il mulo
che vanno lenti verso la campagna
a scorticare la terra
con la zappa per piantarvi un seme.
 Immaginate noi
con le famiglie nelle nostre case
gremite di beni poco rari.
Noi che senza esporci a niente
continuamente cerchiamo ripari. "
( Franco ARMINIO)

giovedì 5 gennaio 2017

" Tu sei speciale... "

...<<
 "Questi sono i miei palloni e le mie scatole", disse a bassa voce.

 "Tu ci giochi, con scatole e palloni?".

Pulcinello scosse la testa.

 "Ti piacciono, scatole e palloni?".

 "Mi piace come mi fanno sentire".

 "E come ti fanno sentire?".

 "Importante", rispose Pulcinello, sempre  bassa voce.

 "Hmmm", fece Eli. "Così anche tu pensi come gli altri Wemmicks. Pensi di essere migliore perché hai più cose, e che per questo sarai più felice".

 "Credo di sì".

 "Vieni qui, Pulcinello. C'è qualcosa che voglio farti vedere".

Pucinello alzò la testa di legno e guardò Eli per la prima volta. Fu felice di scoprire che il cretore degli Wemmicks non era arrabbiato. Pulcinello seguì Eli alla finestra.

 "Guardali", disse Eli.

Pulcinello guardò fuori dalla finestra e vide lo sciame degli Wemmicks che stava ancora scalando la montagna. Inciampando, cascando, facendo a gomitate per arrivare primi.

 "Ti sembrano felici?", chiese Eli.

Pulcinello scosse la testa.

 "Ti sembrano importanti?".

 "Per niente", disse Pulcinello, notando il sindaco e sua moglie.
Il sindaco era finito per terra e lei gli stava camminando sopra. La moglie aveva una scatola sula testa e lui teneva una palla in bocca.

 "Pensi che abbia creato gli Wemmicks perché si comportino in questo modo?", chiese Eli.

 "No".

Pulcinello avvertì una grande mano sulla sua spalla.

 "Sai quanto le tue scatole e i tuoi palloni ti sono costati?".

 "I miei libri e il mio letto. I miei soldi e la mia casa".

 "Mio piccolo amico, ti sono costati molto di più".

Pulcinello stava cercando di ricordare cos'altro avesse venduto, quando Eli continuò:

 "Ti sono costati la felicità. Non sei più stato contento, vero?".

 "No", rispose Pulcinello, dopo un momento.

 "Ti sono costati gli amici. E, più di ogni altra cosa, ti sono costati la fiducia in me. Non hai pensato che ti avrei fatto felice. Pensavi che lo avrebbero fatto le scatole e i palloni".

Pulcinello guardò il mucchio di giocattoli.
All'improvviso non gli sembravano più così preziosi.

 "Ho combinato un bel pasticcio".

 "Fa lo stesso", rispose Eli. "Sei sempre importante".

Pucinello chinò il capo e sorrise.

 "Tu sei speciale, ma non per quello che hai. Sei speciale per ciò che sei. Tu sei mio. Io ti amo. Non dimenticarlo, mio piccolo amico".

 "Non lo farò", Pulcinello sorrise. Poi fece una pausa. "Eli?", chiese.

 "Sì?".

 "Che ne farò, delle scatole e dei palloni?".

 "Forse dovresti regalarli a chi ne ha davvero bisogno".

Pulcinello fece per andarsene, ma si fermò di nuovo.

 "Eli?".

 "Sì?".

 "Non ho un posto per dormire".

Eli sorrise.

 "Perché stanotte non dormi qui?".

 "Lo farò di certo. Sono molto stanco".

E così quella notte Pulcinello dormì su un letto di trucioli.
Dormì bene. Si stava bene, nella casa del creatore.
 >>

giovedì 13 ottobre 2016

" ...lo faremo Noi!!! "

" C’era una piazza come questa e tanta gente felice come voi.
Pensavamo di rovesciare tutto e... non ci siamo riusciti.
Fatelo voi per favore, non mollate per favore. Ribaltate tutto! "



domenica 9 ottobre 2016

" ...chiederei troppo? "

Quando immagino un corretto modo di fare Politica, di far crescere il territorio, di indirizzare, di determinare le consuetudini locali... penso spesso a personaggi come Marco Paolini.
Regista ed attore teatrale che spiega, ricorda, denuncia e commuove, ad esempio, con la tragedia civile contemporanea dei duemila morti del Vajont.

Sì, fare Politica è questo, è darsi per gli altri... e spesso non costerebbe parecchio, basterebbe ricoprire un ruolo Culturale che, purtroppo, si è completamente smarrito! :(

Buona visione:

domenica 11 settembre 2016

" Libera la Voce... "

Il Circolo della Stampa di Bellizzi, capitanato da Matteo RUSSO & c., esce con il nuovo numero del loro mensile: La Voce Libera.
Un'ammirevole sforzo giornalistico che prova a scuotere dal torpore la cittadinanza tutta... ma che, sempre più spesso, diviene semplice cassa di risonanza per gli opposti schieramenti locali! :(

Non sarebbe meglio, mooolto meglio incidere sui nervi scoperti dell'amministrazione in carica, magari punzecchiando con interviste leali, passionali, coraggiose e super partes???

Ad esempio, da questa pagina
...in merito a onBicienz dovremmo pubblicare un articolo di sei pagine con tutte le sue "incompiute"... altro che opere concrete e realizzabili!!!

...e sui "rimborsi" consiglio di rileggere bene le carte; questo manifesto
...spiega benissimo quanto sarà difficile (...io direi impossibile!!!) sperare nella prelazione all'acquisto (...acquisita dagli assegnatari in soldoni!?!) sui possibili futuri appartamenti!!!

Poi i cinque "articolozzi" dei governanti!!!??? Due dell'opposizione e tre della maggioranza...

Di vetrine, soprattutto la maggioranza, ne ha fin troppe... pure coi nostri soldi!!!

- "Estate bellizzese: si è aiutato nei limiti d...i CittàPossibile" ;)
I saggi di fine anno? Con le rette mensili pagate da chi...?
Bellizzi Sport Week? Le associazioni o l'amministrazione... di chi l'idea, chiaritelo!
La Festa dell'Amicizia?? Un post del primo cittadino per pubblicizzare l'evento? :(
Premio Fabula??? Decine e decine di post del primo cittadino per promozionare l'evento?!? Oltre ai riconoscimenti comunali, a nome nostro!!!
Strabilandia? Bettinelli e Schiavo... la vostra spinta propulsiva che fine ha fatto?? :(

- ...l'opposizione, giustamente, anti babà... moralmente immangiabili!

- "Bellizzi: di nuovo dinamica e concreta!!"???
...una battuta, immagino!?!
"Fare resoconto di due anni di amministrazione..."???
..bastava fermarsi ai 18mesi promessi in campagna elettorale pro IACP! Senza arrivare ai 24mesi pro consegna cimitero!! Evitando alberelli e plasticume da spartitraffico... mai citati agli elettori!!!
E la casa degli animali? Gli asili nido di grandi dimensioni 7gg su 7?? 40 nuovi alloggi di edilizia popolare??? La vera EcoCard???? Riproposizione dei corsi di musica????? Forum dei Giovani?????? Biblioteca??????? Pista podistica area mercato???????? Consorzio agrario: bonifica e referendum consultivo????????? Creazione fondo garanzia per €500mila ad artigiani e microimprese in convenzione con banche per prestiti da €30 a €50mila rimborsabili in 5 anni...??????????

Devo continuare?
Inizio con quello invece fatto?? :(

*****

UNA SOLA VOCE... QUELLA DI TUTTI!!!

N.B.: ...venerdì alle ore 20.00 fatevi trovare pronti, alla Festa PD, per le domande alla maggioranza "civica"!!!

P.S.: ...avete comunque raggiunto lo scopo di stimolare le sinapsi! :D #coraggio

domenica 31 gennaio 2016

" ...bei ricordi, mancanze che restano! "

...e non ero a conoscenza di questi tuoi due libri.
Per puro caso l'altro giorno ho letto un manifesto, con il tuo nome.

Proprio in un periodo come questo, carnevalesco, vivemmo una spassosissima avventura... ricordi?
Noi eravamo i sette nani, tu Biancaneve... preparai pure una coreografia, un balletto per quella festa in maschera... e vincemmo un premio!!!

Tu... amica di una mia carissima amica, mia vicina di banco. Corteggiatissima, meritatamente... ;)
Sempre sorridente, dolcissima, sempre pronta con le giuste parole...

Non ho assolutamente idea di chi ti conosca tra i miei compaesani che ti hanno citato, che di te han parlato... ma stasera mi hai fatto un enorme piacere: sei tornata a trovarmi!

C'è sempre un dopo per chi ha avuto un prima,
ciao Susy...


lunedì 27 luglio 2015

" ...così com'è! "













" ...no, no, è vero che in natura esiste sia l'appassire che lo sbocciare dell'amore, ma nulla muore completamente. E' vero che c'è un flusso e un riflusso, ma il mare resta mare. E nell'amore, sia per una donna come per l'arte, ci sono momenti di esaurimento e di impotenza, ma non esiste disincanto completo.
   Io considero l'amore, come pure l'amicizia, non solo come un sentimento ma come una vera azione, che come tale richiede di fare delle cose e di affaticarsi, con la conseguenza di essere esausti e impotenti.
   Un amore sincero e vero è una benedizione, ritengo, benché nulla vieti che ci possano essere occasionalmente tempi duri.
...
 A volte rimpiango il fatto che la donna con cui vivo non comprenda né i libri né l'arte. Ma (anche se proprio non ne è in grado) il fatto che io malgrado ciò le sia tanto attaccato non dimostra forse che c'è tra noi qualcosa di sincero? Forse imparerà in seguito e ciò potrebbe rafforzare il legame tra noi; ma ora, coi bambini, ...ha già abbastanza da fare. E proprio a causa dei bambini viene a contatto con la realtà e così, involontariamente, impara. Per me non c'è differenza tra i libri, la realtà e l'arte. Qualcuno che fosse staccato dalla realtà della vita mi annoierebbe, mentre qualcuno che ci si trova proprio nel mezzo sente e sa con naturalezza.
   Se io non cercassi l'arte nella realtà, probabilmente la troverei insulsa; così come stanno le cose mi limito ad esprimere il desiderio che stessero diversamente, ma tutto considerato non sono scontento della situazione, così com'è. "

Vincent Van Gogh - L'Aia, 11 febbraio 1883

giovedì 19 marzo 2015

" ...a me, a mio padre, a nonno Peppe, a Peppino, a Pinuccio ed anche a Beppe! "


" Ci impegniamo!

Noi e non gli altri,
unicamente noi e non gli altri,
né chi sta in alto, né che sta in basso,
né chi crede, né chi non crede.

Ci impegniamo:
senza pretendere che gli altri si impegnino per noi,
senza giudicare chi non si impegna,
senza accusare chi non si impegna,
senza condannare chi non si impegna,
senza cercare perché non si impegna.

Se qualche cosa sentiamo di potere,
e lo vogliamo fermamente,
è su di noi, soltanto su di noi.

Il mondo si muove
se noi ci muoviamo,
si muta se noi ci facciamo nuovi,
ma imbarbarisce
se scateniamo la belva
che c'è in ognuno di noi.

Ci impegniamo:
per trovare un senso alla vita!
A questa vita una ragione,
che non sia una delle tante ragioni
che bene conosciamo...
e che non ci prendono il cuore.

Ci impegniamo!

Non per riordinare il mondo,
non per rifarlo...
ma per amarlo. " ...

lunedì 5 gennaio 2015

" Nuje simmo 'e mmiezo 'a via, nun ce facimmo 'mbruglià. "

- "...è muort o' cantant' tuoje!" 
- "...o'cantant' mije?"
- "...nun teniv' pur' a bors' ca ce facist' o' disegn' suoje 'ngopp'?"

Mio padre, stamattina presto, il primo a ricordarsi della mia passione per Pinuccio... nonché il primo, ab illo tempore, ad indirizzarmi al sano ascolto della buona musica! ;)


Poco fa, un caro amico mi scrive: "Andiamo a Roma al funerale?".



PINO DANIELE

...una colonna portante, e non solo sonora, per almeno una decina d'anni della mia vita.

A menadito i suoi primi 15 LP (...mica i freddi CD ...che passi da una canzone all'altra in un attimo?!? ), tra un solco ed un altro a leggere e rileggere i testi, i "suonatori", i ringraziamenti, la produzione, le etichette...

Amo in modo viscerale, maniacale questi album:


In questi primi sette lavori discografici vi è lo spessore di intere carriere di altri e più artisti messi insieme. Avrebbe potuto, il nostro, incidere metà album alla volta, ogni due-tre anni, per continuare a vivere solo di musica.

L'incredibile successo, meritatissimo e speso ancor meglio grazie al perfetto management, rese possibile la creazione dei successivi quattro album in studio:


Sicuramente di livello inferiore ai primi, ma ancora capaci di convincere critica e pubblico.

Poi... qualche "problemino" di salute... il ritorno, all'inizio degli anni novanta, con una nuova etichetta, casa discografica ed idea di musica: l'inizio, per il mio modo d'intendere, della fine.

La parabola artistica, ormai discendente, avrebbe dovuto imporgli un sano riposo ed un meritato congedo dalle scene, almeno per spendersi meglio le ultime frecce al proprio arco.

Non riesco neanche a citare gli obbrobri mandati in sala d'incisione dalla metà dei novanta, con buona pace della NeapolitanPower chissà dove smarrita... :(


Scrivo ferito, certo! Addirittura incazzato!! Per tutte quelle volte che ho creduto in un suo ritorno... con progetti meno commerciali, più veri e magari più rispettosi delle sue origini.


Non piangerò l'Artista, l'ho già fatto anni or sono... e non andrò a Roma per il suo funerale, quello sarà lo spazio dei suoi veri amici e dei manichini da vetrina.

Avrei potuto, e forse lo farò, salutarlo nella Napoli che, così egregiamente, lo ha messo al mondo e poi cresciuto... R.I.P. 

*****

<< Penso e ripenso, e concludo che io "esisto" grazie a Napoli, anche se devo considerarmi un forestiero in patria.
Da Napoli vengono i frutti vitali della mia fantasia, quelle radiazioni che ho assorbito da ragazzo nato e vissuto tra Santa Chiara e Santa Maria La Nova.
Emozioni, figure, persone, destini, sensazioni che confluiscono nell'ispirazione che mi dona una frase musicale, un accordo carico di profondità e di colori, un verso o un pensiero. E che si incontrano, si incrociano e si uniscono con le suggestioni della cultura musicale venuta dagli States, dall'Africa, dai Caraibi.
Ma è là, per le vie di Napoli toccate dal sole e dal vento del Mediterraneo, che ho percepito i primi sussurri d'amore e di dolore raggrumati in una canzone. >> (Pino Daniele, 1994)

*****

P.S.: ...prendo in prestito qualche riga dai commenti di Willy David su questo blog (...quando senza FB s'utilizzava al meglio...), era il luglio del 2008:

" ...Pino è stato il re di Napoli, l'ultimo re.

Anni fa ho visto ragazzi con le lacrime agli occhi come se avessero visto la madonna.
E' stato per il sud Italia l'equivalente di Bob Marley per la Giamaica.

C'era identificazione, c'era orgoglio.
E' stato il cantautore italiano, escludendo De Andrè, con più spessore musicale. Più di De Gregori, più di Dalla, più di Guccini...

Pino ha deluso.


Fino all'inizio dei Novanta è stato una bandiera come Eduardo.

Ha regalato l'orgoglio di essere napoletani.
E' stata la risposta ai difetti di questa città.
Da lì in avanti ha cambiato traiettoria, si è tolto la pelle di dosso per cantare in italiano.
Gli ho dato un consiglio: la musica falla solo con i tuoi ragazzi.
Invece è andata com'è andata... "

venerdì 27 giugno 2014

" ...gli anta! ;) "


" Se è solo nell'acqua limpida che ti puoi specchiare, allora guariscimi, Dio della quantità, dall'affanno e da me!
 Dammene da godere della Quantità incommensurabile, ma non ingolfarmi, non farmi perdere nel niente, nel frastuono, nel ristagno, non farmi incasellare i giorni in quelle formette da dolci, giacché nessun giorno è una vaschetta. E' uno sfiato...
 Danne ancora al mio cuore... il mio cuore!
E' morto mille volte almeno, il mio cuore. Ha vissuto morendo, covando la morte in sé, se l'è tenuta attaccata, ben stretta, senza distinguerla, ed è morto cento volte al giorno.
E' la vita... ma è certo, non si muore tutte le mattine, si muore una volta sola.

L'età migliore, non c'è che dire, è quaranta.
L'età in cui inizi a non fare più le cose che non dovresti fare.
Fino ad allora continui sempre a fare gli stessi errori, e dici uh uh... accidenti a me... era sbagliato, e intanto però è la stessa storia, e va sempre avanti al solito modo.
 E' solo allora che si impara a non fare, che è anche più importante di fare.
Trenta è ancora niente, è ancora giovane. Ma da lì in poi, è meglio.
Niente ti porta più via. You become a man!

 Lo vedi... si può camminare su e giù per questa via per anni... senza che serva a niente.
Non se ne accorgerà nessuno... lo devono sapere, invece! ...bisogna costringerli a saperlo!
 Io chiedo, telefono, molesto, ci vado a bussare. Le parole devono smetterla di essere un muro!
 Bisogna camminarla, la strada! Non immaginarsela soltanto.
 Da grandi camminatori, come Rimbaud, con le piaghe ai piedi e i pugni chiusi nelle tasche sfondate... "

(Vinicio Capossela)

giovedì 17 aprile 2014

" ...stanotte... "

...torno a casa prima di mezzanotte... ed ho accompagnato una giovanissima a casa, che mi dice: "...io penso che ce la facciamo!".
Intorno un bell'odore di pastiera... un po' di pioggia... e spazzatura da buttare...: volantini elettorali che neanche a Pasqua ti lasciano stare! ;)
Quella bella coppia che ci crede... ed io che spero di sbagliarmi, che per loro non sarà un errore grave... con quel fagottino parecchio stanco... :)
Le bamboline nel lettone... con la mamma a far da divisore; spostandole, ognuna nel suo letto... mi stringono forte forte... mica per paura della notte?! E' il saluto, il loro dirmi: "ciao... ma a quest'ora ti ritiri? Volevamo chiacchierare... e sei troppo spesso fuori a parlare, a provare a ragionare...".

Ci sono notti che non bastano, che dovrebbero durare molto più a lungo... almeno il tempo per rinsavire, esattamente da riuscire a capire che cosa muove il cambiamento, quello vero che sentiamo dentro.
Quando provo ad analizzarmi... mi scopro fragile ma costante, pronto a tutto... con una variante:
non ti fidare, meglio mollare se non lo ritieni... entusiasmante!

#coraggio

*****

"I galli dell'alba ci sorprendevano mentre cercavamo di riordinare le numerose casualità incatenate che avevano reso possibile l'assurdo, ed era evidente che non lo facevamo per una semplice ansia di chiarire misteri, ma piuttosto perché nessuno di noi poteva continuare a vivere senza sapere con esattezza qual era il posto e la missione che ci aveva assegnato la fatalità."
Gabriel Garcia Marquez :(

domenica 19 gennaio 2014

" ...a Mario, per questo Lorenzo con questa mia pietra miliare... "



" Mi ricordo, da bambino, che mio padre
   era spesso arrabbiato con me...
   e non sapevo perché!

  Ritornavo dalla scuola verso l'una e quaranta...
   e la fame era tanta, con mia madre che diceva:
   < Che c'è? Lorenzo dimmi che c'è?
   ...come è andata, come mai non mi dici mai niente?
   ...ma che razza di gente questi figli che ho...
   certe volte non so cosa ho fatto
   per vedervi dire sempre di no,
   non lo so.., non lo so... ma ti droghi?
   ...fai veder le braccia, ma che razza di faccia...
   non mi piace per niente
   quella razza di gente con la quale ti vedi...
   ma che cosa ti credi che,
   tuo padre ed io, non ti vogliamo bene? >

  Sempre le stesse scene, ogni giorno,
   ogni sera quella stessa atmosfera.
  Mentre mio padre mi vedeva crescere,
   lui mi sembrava non potesse invecchiare.
   Mentre crescevo tre centimetri l'anno,
   lui era sempre uguale...

  Mi ricordo, a dodici anni,
   un pomeriggio di sole,
   mi portò a un funerale...
   ma era uno speciale
   che non c'era neanche un morto parente,
   neanche un conoscente...
   solo un sacco di gente seria,
   molto composta...
   una specie di festa al contrario...
   e mio padre Mario mi diceva:
   < Quando avrai un po' più anni
   potrai dire io c'ero...
   ai funerali degli agenti
   della scorta di Moro... >

  Questa sera,
   quasi ventisette anni,
   sto leggendo il giornale
   e di quel funerale
   mi risale l'immagine in mente
   e ho chiarissimo in testa
   quel concetto di festa al contrario
   e di mio padre Mario che,
   per come era sempre severo,
   mi appariva sincero nel dolore
   del restare impotente,
   insieme a molta altra gente
   che sostava di fronte
   al potere di pochi sulla vita di molti
   e a quei volti sconvolti
   delle madri, delle mogli, dei parenti
   e dei figli degli agenti della scorta di Moro...
   e mio padre Mario...
   era così serio!
  E mi teneva sulla testa una mano,
   quel pomeriggio è lontano...
   quasi venti anni fa
   ...i negozi che chiudevano
   in tutta la città,
   ogni cosa era strana
   nella mia fantasia,
   non capivo perché, in giro,
   c'era tutta quella polizia...
   le sirene spiegate,
   le serrande abbassate,

  Sono più grande
   ma le cose non sono cambiate.

  La mia mano è più grande
   e mio padre più anziano
   la mia mamma si preoccupa
   perché sono lontano.

  Questa storia che ho detto
   con la rima baciata
   non so forse neanche io
   perché ve l'ho raccontata
   forse il centro di tutto
   è quella mano che mio padre
   mi appoggiò sulla testa
   questo è quanto mi resta
   un ricordo profondo
   grande come il mondo
   questo gesto che mio padre
   ebbe il cuore di fare
  questo gesto d'amore
   mille volte più potente di un pugno
   in questa notte di giugno in cui scrivo
  mi fa essere vivo
   pronto ad essere padre a mia volta

   e a spiegare a mio figlio bambino
  come ogni destino
   si unisce si confonde e si intreccia
  in comune con le altre persone
   gli dirò che ogni schiaffo
   e ogni pugno che è dato
  ogni piccolo diritto
   che nel mondo è violato
  è una ferita
   per tutti gli esseri della terra
  e finché non c'è giustizia
   ci sarà sempre guerra
! "

martedì 31 dicembre 2013

" ...no more blue... "

" Everytime I meet your love, baby, 
everytime I got you 
everytime you're close to me baby, 
I'm no more blue
Ev'ry day we play the game 
you made me feel so sweet 
one day I lost my sugar 
But you gave it back to me
I'm no more blue pretty mama 
I'm no more blue, now I've got you 
I'm no more blue pretty mama
The situation is changed now 
don't look at the past 
each time I got you baby 
I want it to lost
No more empty days 
no more empty rooms 
that's what my soul says to me 
that's what I believe 
I'm no more blue pretty mama "