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venerdì 10 aprile 2020
mercoledì 14 febbraio 2018
" Buon Sanlavativo! "
" Penso che sia necessario educare le nuove generazioni al valore della sconfitta.
Alla sua gestione. All'umanità che ne scaturisce.
A costruire un'identità capace di avvertire una comunanza di destino, dove si può fallire e ricominciare senza che il valore e la dignità ne siano intaccati.
A non divenire uno sgomitatore sociale, a non passare sul corpo degli altri per arrivare primo.
In questo mondo di vincitori volgari e disonesti, di prevaricatori falsi e opportunisti, della gente che conta, che occupa il potere, che scippa il presente, figuriamoci il futuro, a tutti i nevrotici del successo, dell'apparire, del diventare.
A questa antropologia del vincente preferisco di gran lunga chi perde.
E' un esercizio che mi riesce bene.
E mi riconcilia con il mio sacro poco. "
(Pier Paolo PASOLINI)
Alla sua gestione. All'umanità che ne scaturisce.
A costruire un'identità capace di avvertire una comunanza di destino, dove si può fallire e ricominciare senza che il valore e la dignità ne siano intaccati.
A non divenire uno sgomitatore sociale, a non passare sul corpo degli altri per arrivare primo.
In questo mondo di vincitori volgari e disonesti, di prevaricatori falsi e opportunisti, della gente che conta, che occupa il potere, che scippa il presente, figuriamoci il futuro, a tutti i nevrotici del successo, dell'apparire, del diventare.
A questa antropologia del vincente preferisco di gran lunga chi perde.
E' un esercizio che mi riesce bene.
E mi riconcilia con il mio sacro poco. "
martedì 28 febbraio 2017
" ...la vita per Pepe... "
..." Non lasciatevi rubare la vita, non lasciatevela scappare.
Vivetela con la maggior intensità possibile, perché la vita non ritorna.
Non arriviamo mai a toccare il cielo con un dito, ma stiamo migliorando la nostra povera umanità.
L'uomo è l'unico animale che può superare sé stesso, benché sia anche l'unico a potersi distruggere.
La storia ci ha reso individualisti e il mercato ci ha fatto diventare capitalisti, ma il nostro fondamento animale è sociale.
L'uomo non può vivere in solitudine, ha bisogno degli altri uomini.
La lotta per l'avvenire consiste nel poter organizzare la nostra società in funzione di quel che siamo collettivamente.
Siamo molto meno razionali di quanto sembriamo, al fondo siamo animali complessi, pieni di sentimenti.
Povero non è colui che possiede poco, ma colui che non ha una comunità, chi non ha un compagno di vita. "...
José Mujica
giovedì 5 gennaio 2017
" Tu sei speciale... "
...<<
"Questi sono i miei palloni e le mie scatole", disse a bassa voce.
"Tu ci giochi, con scatole e palloni?".
Pulcinello scosse la testa.
"Ti piacciono, scatole e palloni?".
"Mi piace come mi fanno sentire".
"E come ti fanno sentire?".
"Importante", rispose Pulcinello, sempre bassa voce.
"Hmmm", fece Eli. "Così anche tu pensi come gli altri Wemmicks. Pensi di essere migliore perché hai più cose, e che per questo sarai più felice".
"Credo di sì".
"Vieni qui, Pulcinello. C'è qualcosa che voglio farti vedere".
Pucinello alzò la testa di legno e guardò Eli per la prima volta. Fu felice di scoprire che il cretore degli Wemmicks non era arrabbiato. Pulcinello seguì Eli alla finestra.
"Guardali", disse Eli.
Pulcinello guardò fuori dalla finestra e vide lo sciame degli Wemmicks che stava ancora scalando la montagna. Inciampando, cascando, facendo a gomitate per arrivare primi.
"Ti sembrano felici?", chiese Eli.
Pulcinello scosse la testa.
"Ti sembrano importanti?".
"Per niente", disse Pulcinello, notando il sindaco e sua moglie.
Il sindaco era finito per terra e lei gli stava camminando sopra. La moglie aveva una scatola sula testa e lui teneva una palla in bocca.
"Pensi che abbia creato gli Wemmicks perché si comportino in questo modo?", chiese Eli.
"No".
Pulcinello avvertì una grande mano sulla sua spalla.
"Sai quanto le tue scatole e i tuoi palloni ti sono costati?".
"I miei libri e il mio letto. I miei soldi e la mia casa".
"Mio piccolo amico, ti sono costati molto di più".
Pulcinello stava cercando di ricordare cos'altro avesse venduto, quando Eli continuò:
"Ti sono costati la felicità. Non sei più stato contento, vero?".
"No", rispose Pulcinello, dopo un momento.
"Ti sono costati gli amici. E, più di ogni altra cosa, ti sono costati la fiducia in me. Non hai pensato che ti avrei fatto felice. Pensavi che lo avrebbero fatto le scatole e i palloni".
Pulcinello guardò il mucchio di giocattoli.
All'improvviso non gli sembravano più così preziosi.
"Ho combinato un bel pasticcio".
"Fa lo stesso", rispose Eli. "Sei sempre importante".
Pucinello chinò il capo e sorrise.
"Tu sei speciale, ma non per quello che hai. Sei speciale per ciò che sei. Tu sei mio. Io ti amo. Non dimenticarlo, mio piccolo amico".
"Non lo farò", Pulcinello sorrise. Poi fece una pausa. "Eli?", chiese.
"Sì?".
"Che ne farò, delle scatole e dei palloni?".
"Forse dovresti regalarli a chi ne ha davvero bisogno".
Pulcinello fece per andarsene, ma si fermò di nuovo.
"Eli?".
"Sì?".
"Non ho un posto per dormire".
Eli sorrise.
"Perché stanotte non dormi qui?".
"Lo farò di certo. Sono molto stanco".
E così quella notte Pulcinello dormì su un letto di trucioli.
Dormì bene. Si stava bene, nella casa del creatore.
>>
"Questi sono i miei palloni e le mie scatole", disse a bassa voce.
"Tu ci giochi, con scatole e palloni?".
Pulcinello scosse la testa.
"Ti piacciono, scatole e palloni?".
"Mi piace come mi fanno sentire".
"E come ti fanno sentire?".
"Importante", rispose Pulcinello, sempre bassa voce.
"Hmmm", fece Eli. "Così anche tu pensi come gli altri Wemmicks. Pensi di essere migliore perché hai più cose, e che per questo sarai più felice".
"Credo di sì".
"Vieni qui, Pulcinello. C'è qualcosa che voglio farti vedere".
Pucinello alzò la testa di legno e guardò Eli per la prima volta. Fu felice di scoprire che il cretore degli Wemmicks non era arrabbiato. Pulcinello seguì Eli alla finestra.
"Guardali", disse Eli.
Pulcinello guardò fuori dalla finestra e vide lo sciame degli Wemmicks che stava ancora scalando la montagna. Inciampando, cascando, facendo a gomitate per arrivare primi.
"Ti sembrano felici?", chiese Eli.
Pulcinello scosse la testa.
"Ti sembrano importanti?".
"Per niente", disse Pulcinello, notando il sindaco e sua moglie.
Il sindaco era finito per terra e lei gli stava camminando sopra. La moglie aveva una scatola sula testa e lui teneva una palla in bocca.
"Pensi che abbia creato gli Wemmicks perché si comportino in questo modo?", chiese Eli.
"No".
Pulcinello avvertì una grande mano sulla sua spalla.
"Sai quanto le tue scatole e i tuoi palloni ti sono costati?".
"I miei libri e il mio letto. I miei soldi e la mia casa".
"Mio piccolo amico, ti sono costati molto di più".
Pulcinello stava cercando di ricordare cos'altro avesse venduto, quando Eli continuò:
"Ti sono costati la felicità. Non sei più stato contento, vero?".
"No", rispose Pulcinello, dopo un momento.
"Ti sono costati gli amici. E, più di ogni altra cosa, ti sono costati la fiducia in me. Non hai pensato che ti avrei fatto felice. Pensavi che lo avrebbero fatto le scatole e i palloni".
Pulcinello guardò il mucchio di giocattoli.
All'improvviso non gli sembravano più così preziosi.
"Ho combinato un bel pasticcio".
"Fa lo stesso", rispose Eli. "Sei sempre importante".
Pucinello chinò il capo e sorrise.
"Tu sei speciale, ma non per quello che hai. Sei speciale per ciò che sei. Tu sei mio. Io ti amo. Non dimenticarlo, mio piccolo amico".
"Non lo farò", Pulcinello sorrise. Poi fece una pausa. "Eli?", chiese.
"Sì?".
"Che ne farò, delle scatole e dei palloni?".
"Forse dovresti regalarli a chi ne ha davvero bisogno".
Pulcinello fece per andarsene, ma si fermò di nuovo.
"Eli?".
"Sì?".
"Non ho un posto per dormire".
Eli sorrise.
"Perché stanotte non dormi qui?".
"Lo farò di certo. Sono molto stanco".
E così quella notte Pulcinello dormì su un letto di trucioli.
Dormì bene. Si stava bene, nella casa del creatore.
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giovedì 13 ottobre 2016
" ...lo faremo Noi!!! "
" C’era una piazza come questa e tanta gente felice come voi.
Pensavamo di rovesciare tutto e... non ci siamo riusciti.
Fatelo voi per favore, non mollate per favore. Ribaltate tutto! "
Pensavamo di rovesciare tutto e... non ci siamo riusciti.
Fatelo voi per favore, non mollate per favore. Ribaltate tutto! "
lunedì 27 giugno 2016
" ...e quarantadue! "
" Siamo rimasti solo voce. ...
Non abbiamo più peso, né corpo, né vita,
siamo soltanto voce. ...
Siamo rimasti Voce, senza più corpo,
sul bordo della nostra gioventù,
sull'orlo di come sarebbe dovuta andare. ...
Puniti dalla troppa passione,
ci si è portati al punto di rimanere fermi davanti ai bivi.
Allora ci è voluto il ritiro, l'impresa e l'epopea.
La voce è diventata la nostra divinità, il nostro nume. ...
E' il flusso. La frana. Lo smottamento!
Niente può stare fermo, niente rimane uguale,
e tutto quello che resta fermo marcisce e si decompone da solo. ...
Bene, amico mio... ma adesso lasciati dire una cosa...
è lo sparagnismo che ti sta mangiando...
tu le persone le tocchi soltanto, non afferri.
Hai bisogno di uscire, vatti a fare una toccatina in giro...
e poi tornatene indietro, sazio o no... non importa...
Ah... io nel mio sto volentieri,
la solitudine la so ammazzare da solo,
ma per reggere la compagnia ho bisogno di distrarmi.
Quando esco, allora lo voglio tutto il mondo,
voglio parlarci, andarci in fondo,
se no non mi ci affaccio nemmeno...
e se non c'è di che parlare allora mi tocca ubriacarmi,
e quando anche con quello non si arriva a niente,
allora comincio a ringhiare... la rabbia mi piace,
ti fa sentire stupido, ignorante e giovane. "
( Non si muore tutte le mattine, Vinicio Capossela - 2004 )
Non abbiamo più peso, né corpo, né vita,
siamo soltanto voce. ...
Siamo rimasti Voce, senza più corpo,
sul bordo della nostra gioventù,
sull'orlo di come sarebbe dovuta andare. ...
Puniti dalla troppa passione,
ci si è portati al punto di rimanere fermi davanti ai bivi.
Allora ci è voluto il ritiro, l'impresa e l'epopea.
La voce è diventata la nostra divinità, il nostro nume. ...
E' il flusso. La frana. Lo smottamento!
Niente può stare fermo, niente rimane uguale,
e tutto quello che resta fermo marcisce e si decompone da solo. ...
Bene, amico mio... ma adesso lasciati dire una cosa...
è lo sparagnismo che ti sta mangiando...
tu le persone le tocchi soltanto, non afferri.
Hai bisogno di uscire, vatti a fare una toccatina in giro...
e poi tornatene indietro, sazio o no... non importa...
Ah... io nel mio sto volentieri,
la solitudine la so ammazzare da solo,
ma per reggere la compagnia ho bisogno di distrarmi.
Quando esco, allora lo voglio tutto il mondo,
voglio parlarci, andarci in fondo,
se no non mi ci affaccio nemmeno...
e se non c'è di che parlare allora mi tocca ubriacarmi,
e quando anche con quello non si arriva a niente,
allora comincio a ringhiare... la rabbia mi piace,
ti fa sentire stupido, ignorante e giovane. "
( Non si muore tutte le mattine, Vinicio Capossela - 2004 )
domenica 5 giugno 2016
#inaltoicuori
" ...non siamo niente o siamo tutto,
lasciarci trasportare è stato facile
ma adesso ritornare giù non sembrerebbe giusto.
Dovremmo resistere, dovremmo insistere...
restarcene ancora su, se fosse possibile...
Non guardare giù, non so se c'è la rete...
il mondo da quassù sembra lontano...
e invece, invece è un attimo... e lo sai, rifinirci dentro
Dovremmo resistere, dovremmo insistere...
e starcene ancora su, se fosse possibile...
Disobbedire alla gravità, non credo che sia grave...
non puoi chiamarla libertà finché non rischi di cadere! "
venerdì 13 maggio 2016
" Battipaglia capirà? "
Prossimo ai conati di vomito... non riesco a non scrivere delle, ormai imminenti, elezioni comunali battipagliesi.
La cittadina, capofila (?) della piana del Sele, non riesce, da decenni, a darsi un governo stabile e capace... anche grazie ai soliti cittadini menefreghisti ed inconcludenti, incapaci di partecipare al processo di crescita democratica.
Una incapacità dettata dalla mancanza di cultura Politica, da anni di finto benessere economico-commerciale, da accordi e spartizioni pro domo sua...
Fazioni partitiche in gara con e senza simboli, all'occorenza!
Candidati pronti a muoversi ovunque, per chiedere e ricevere voti... promettendo e regalando di tutto!!
Una lurida vergogna infinita!!! ...e vi ho trattato!
Due le cose che mi hanno, a dir poco, stizzito: i giovani e le varie associazioni, liste civiche... e MoVimenti.
Non è concepibile reimpastare, dopo accurate ritriturazioni e sminuzzamenti..., gli stessi 30-40 PERSONAGGIONI ed attendere il momento "opportuno" per riproporli magicamente; serviti e riveriti da 600 candidati in ben due decine di liste.
Gli occhi son vicini più al cervello... rispetto al cuore ed allo stomaco... vero? E chiedetevi il perché!?
Guardando le cose che non vanno... ragionatene innanzitutto, poi magari lasciatevi pure intenerire... prima di andare a vomitare!!!
Il portafogli lo ponete sotto il cappello, nei dintorni del cuore... o parecchio vicino al deretano??? :(
L'ultima cosa a cui pensare, quando in ballo c'è il futuro nostro e dei nostri cari, non è certo il conto da pagare!?!
Bisognerà che un giorno si distinguan meglio le capacità del fare dai cinque sensi unici che continuiamo ad usar male: gli occhi alla vista, il naso all'olfatto, la bocca al gusto, le orecchie all'udito, le mani al tatto... da tutto l'insieme del corpo atto allo sforzo propositivo, mirato a non lasciare il mondo così come l'abbiam trovato!
Ci si aspettava che i soliti guappi abbandonassero il campo senza provarci? Non immaginavamo la corsa, la sfida ad impadronirsi dell'ambita preda?? Per quanti anni ancora dovrà accadere che di tutte le nostre cose chi ha già sbagliato riprovi a godere??? :(
Parecchi giovani, che pure ci sono... in altri ambiti, in tante discussioni..., cosa aspettano ad interessarsi alla vera Politica del loro destino?!
Bocche aperte per chiacchierare o, peggio ancora, ad elemosinare un pezzettino di pane...!?
Non ci posso pensare, gli riesce facile riposare?
Lette le liste? Capito gli inganni? I trucchi, gli sberleffi, le prese in giro epocali???
GGGiovani, invecchiati precocemente, che al cambio casacca, per rischiare di "vincere", rispondono con una incoerenza che fa spavento; ai limiti del drammatico mercimonio della, seppur breve ma intensa, propria storia personale.
Rivoluzionari della società civile che si autotraghettano da una deriva... ad una sponda.
Quote femminili a copertura di uomini veri! O, magari, a disposizione per nuove avventure fino ad ieri ignorate. Tutte facilmente adescate? Vere adesioni, realisticamente convinte (loro!).
Sinistre presenze... anzi mancanze... che non decidono per l'unità, si raccontano balle, ci riescono bene... e magari vorrebbero pure partecipare: tornate a studiare!
La destra è divisa? Boh?!? Sembra ovunque!!! Addirittura Salvini!!! Stemmini nascosti, divisi perbene... chissà quali ideali conquisterà!?!
L'unico MoVimento... è palesemente già stato sconfitto! :(
Non certo dai vertici, per questioni opinabili... ma per una semplice regola base: l'inadeguatezza della proposta. Troppo poco desiderata, partecipata e motivata...; un vero peccato, una occasione sprecata!
Non so cosa augurarmi da queste elezioni. Neanche il male minore saprei ora scegliere...
Spero solo che il popolo non pecchi troppo di presunzione, non si affretti a decidere a sensazione, si sforzi di capire chi, sul serio, potrebbe ridare un minimo impulso... al malato terminale... :(
P.S. ...è anche mia questa Città, la protervia che gli uso... la capirà!
*****
" Le persone migliori possiedono sensibilità per la bellezza,
il coraggio di rischiare, il rigore di dire la verità, la capacità di sacrificio.
Ironia della sorte, le loro virtù le rendono vulnerabili;
sono spesso ferite, talvolta distrutte. "
(E.Hemingway)
venerdì 1 gennaio 2016
" ...ricominciaaamo!!! "
" È tempo che impariamo a camminare e a parlare come questa grande cosa dentro di noi ci dice di fare.
È tempo per miracoli migliori e più grandi... ed è tempo di parlare di questi, di vedere quanto ci siamo sbagliati e per quanto tempo...
Questo è un inizio non un supplizio.
La pace non implora altro che la propria realizzazione. "
(Charles Bukowski)
venerdì 25 dicembre 2015
" Eccoci qui, ora! "
" Fateci divertire e... chi se ne frega!!!
Siamo nella terra desolata dell'esistenza giovanile e sono tempi per niente facili, c'è poco da scherzare: nella nostra vita abbondano egoismo, politiche rampanti e una speculazione economica di cui raccogliamo soltanto le briciole.
Questa è una chiamata alle armi: parlate in pubblico, rischiate la galera o l'assassinio, distruggete il nemico imitando o usando il nemico.
Trovate lavoro presso il vostro obiettivo, andate contro il Sistema corrompendone gli ingranaggi dall'interno.
Salite su un palco a luci spente e sperimentate l'estinzione dell'Io, la riduzione delle percezioni esterne, cercate stati di euforia e annullamento della realtà.
Dio è gay: liberate l'inferno, date un calcio ad ogni possibilità di redenzione e… oh, il nostro nome definitivo è: NIRVANA. "
Siamo nella terra desolata dell'esistenza giovanile e sono tempi per niente facili, c'è poco da scherzare: nella nostra vita abbondano egoismo, politiche rampanti e una speculazione economica di cui raccogliamo soltanto le briciole.
Questa è una chiamata alle armi: parlate in pubblico, rischiate la galera o l'assassinio, distruggete il nemico imitando o usando il nemico.
Trovate lavoro presso il vostro obiettivo, andate contro il Sistema corrompendone gli ingranaggi dall'interno.
Salite su un palco a luci spente e sperimentate l'estinzione dell'Io, la riduzione delle percezioni esterne, cercate stati di euforia e annullamento della realtà.
Dio è gay: liberate l'inferno, date un calcio ad ogni possibilità di redenzione e… oh, il nostro nome definitivo è: NIRVANA. "
(Kurt Cobain)
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