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mercoledì 11 aprile 2018

" ...all'anno prossimo??? "

L'incontro di domenica ci ha parecchio rincuorati, vedendo i soliti noti accerchiati da tanti nuovi interessati alle dinamiche nazionali e locali del "nostro" MoVimento!

Con l'amico, portavoce eletto, Cosimo ADELIZZI siamo riusciti a dare risposte più precise ai tanti che continuavano a portarsi appresso mille domande...

Poi una parentesi sull'agglomerato di attivisti delle zone limitrofe, ormai pronti a veicolare all'unisono determinati messaggi.

Ed infine l'attesissimo ragionamento locale: alle elezioni comunali dell'anno prossimo come vogliamo arrivarci? Con chi?? Per che cosa???
Aver avuto, in un incontro come sempre libero ed indipendente, l'attenzione dei vari esponenti politici locali ci ha fatto parecchio piacere. Ci ha reso pronti e disponibili al discorso di unione e collaborazione con chiunque tenesse a cuore il bene della collettività tutta, con qualsivoglia progetto pro crescita comunitaria... sempre ben fermi sui confini degli ideali a 5 stelle!!!

Con più di due mandati, impossibile da candidare!
Con problemi bene in vista sul certificato penale dei carichi pendenti, impossibile da candidare!!
Con candidatura precedentemente opposta a quella del MoVimento 5 Stelle: impossibile da candidare!!!

...per tutti gli altri... avanti c'è posto, per condividere e crescere!

Nel prosieguo ci vedremo sempre più spesso, con chiunque voglia aiutarci a programmare un modo finalmente diverso di vedere la nostra Bellizzi. Restate in contatto (m5sbellizzi@gmail.com), inviateci i vostri contatti... e non perdeteci di vista (https://www.facebook.com/movimento5stellebellizzi).

sabato 13 gennaio 2018

" ...il 4 marzo... "


In troppi (...so' ottimista?) continuiamo a chiederci come si voterà, quale nuova legge, come si assegneranno i voti ai collegi, uninominali  e plurinominali, preferenze e listini bloccati...!?!
Provo a fare un sunto, vediamo di chiarirci meglio... ;-)

Il ROSATELLUM BIS è questo nuovo sistema elettorale di tipo misto che assegnerà 232 seggi alla Camera e 116 al Senato con i collegi uninominali: quelli in cui l'eletto sarà, semplicemente, il più votato! I restanti 386 seggi alla Camera e 193 al Senato saranno, invece, assegnati proporzionalmente in collegi plurinominali: quelli in cui gli eletti saranno i candidati della lista, in ordine di presentazione, così come elencati, nei limiti dei meritati seggi assegnati secondo i voti ottenuti dalle urne.

Ogni partito deve dichiarare il capo politico della lista.

Il 3% è la soglia minima per singola lista in Parlamento. Per le coalizioni di liste è il 10% totale con almeno una al 3%.

Alla circoscrizione Estero si assegneranno, in modo proporzionale, 12 eletti Deputati e 6 Senatori.

Due le schede elettorali: Camera e Senato. Su ognuna troveremo il nome del candidato nel collegio uninominale coi contrassegni di lista o coalizioni di lista dei collegi plurinominali.
I contrassegni di lista portano a fianco i nominativi dei candidati nel collegio plurinominale.

I l   v o t o   n o n   p u ò   e s s e r e   d i s g i u n t o !
Chiara deve sempre essere la volontà dell'elettore: mai segno su candidato e su lista non collegata!!!

Attenzione: il segno, la X, va apposto sulla lista e/o i candidati plurinominali così da assegnare il voto al candidato uninominale di riferimento ed alla lista plurinominale. Con il segno solo sul candidato uninominale il voto va anche alla lista collegata, ripartito proporzionalmente ai voti di ciascuna lista nel caso di più liste collegate!

La nostra Campania è stata suddivisa in 3 collegi plurinominali al Senato, frazionati in 3 uninominali al primo e 4 al secondo ed al terzo, e 6 collegi plurinominali alla Camera, frazionati nelle 2 circoscrizioni in 12 uninominali alla prima (4, 4 e 4) e 10 alla seconda (3, 3 e 4).

La nostra provincia di Salerno è quindi: al Senato nel collegio plurinominale n.3 con gli uninominali n. 5 (Portici), 9 (Torre del Greco), 10 (Salerno) e 11 (Battipaglia), alla Camera nel collegio plurinominale n.3 con gli uninominali n.7 (Scafati), 8 (Salerno), 9 (Battipaglia) e 10 (Agropoli).

Il nostro collegio uninominale, quello di Battipaglia, è al Senato il n.11 (Acerno, Agropoli, Albanella, Alfano, Altavilla, Silentina, Aquara, Ascea, Atena Lucana, Auletta, Battipaglia, Bellizzi, Bellosguardo, Buccino, Buonabitacolo, Caggiano, Calvanico, Camerota, Campagna, Campora, Cannalonga, Capaccio Paestum, Casal Velino, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Castel San Lorenzo, Castelcivita, Castellabate, Castelnuovo Cilento, Castiglione dei Genovesi, Celle di Bulgheria, Centola, Ceraso, Cicerale, Controne, Corleto Monforte, Cuccaro Vetere, Eboli, Felitto, Futani, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Gioi, Giungano, Ispani, Laureana Cilento, Laurino, Laurito, Lustra, Magliano Vetere, Moio della Civitella, Montano Antilia, Monte San Giacomo, Montecorice, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Monteforte Cilento, Montesano sulla Marcellana, Morigerati, Novi Velia, Ogliastro Cilento, Olevano sul Tusciano, Omignano, Orria, Ottati, Padula, Palomonte, Perdifumo, Perito, Pertosa, Petina, Piaggine, Pisciotta, Polla, Pollica, Pontecagnano Faiano, Postiglione, Prignano Cilento, Ricigliano, Roccadaspide, Roccagloriosa, Rofrano, Romagnano al Monte, Roscigno, Rutino, Sacco, Sala Consilina, Salento, Salvitelle, San Cipriano Picentino, San Giovanni a Piro, San Gregorio Magno, San Mango Piemonte, San Mauro Cilento, San Mauro la Bruca, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Santa Marina, Sant'Angelo a Fasanella, Sant'Arsenio, Sanza, Sapri, Sassano, Serramezzana, Serre, Sessa Cilento, Sicignano degli Alburni, Stella Cilento, Stio, Teggiano, Torchiara, Torraca, Torre Orsaia, Tortorella, Trentinara, Valle dell'Angelo, Vallo della Lucania, Vibonati) ed alla Camera il n.9 (Acerno, Albanella, Altavilla Silentina, Battipaglia, Bellizzi, Calvanico, Campagna, Capaccio Paestum, Castiglione dei Genovesi, Eboli, Giffoni Sei Casali, Giffoni Valle Piana, Montecorvino Pugliano, Montecorvino Rovella, Olevano sul Tusciano, Palomonte, Pontecagnano Faiano, Postiglione, San Cipriano Picentino, San Mango Piemonte, Serre, Sicignano degli Alburni).

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ABBASTANZA CHIARO? Dubbi, perplessità... errori???

mercoledì 11 ottobre 2017

" Rosatellum-bischero!!! "

<< Per 10 anni abbiamo avuto una legge elettorale che faceva nominare i parlamentari dai capi-partito su liste bloccate anziché farli eleggere dai cittadini con la preferenza (proporzionale) o nei collegi (uninominale).
Siccome per la Consulta il Porcellum era incostituzionale, il Quartetto Casta ne ha escogitato un altro che prevede due terzi di nominati e un terzo di eletti.
Due parlamentari su tre usciranno da circoscrizioni proporzionali, dove ogni partito presenta un listino bloccato da 2 a 4 candidati, scelti dai capi e dunque nominati perché non c’è preferenza e conta l’ordine di apparizione in lista.
Uno su tre invece è scelto col maggioritario in collegi uninominali dove vince chi arriva primo, dunque conviene coalizzarsi col maggior numero di liste (vere o “civetta”) per raccattare almeno un voto più degli altri.
- 2 NOMINATI su 3!!!

Il primo Merdellum prevedeva 75-77 circoscrizioni proporzionali (8-9 eletti in media per ciascuna: totale 600, cioè 2/3 del Parlamento) e tanti collegi uninominali quanti sono i seggi assegnati con quel sistema (330, 1/3).
Ma il Quartetto Casta s’è fatto due conti e ha scoperto che le circoscrizioni sono troppo piccole e numerose per garantire l’elezione ai candidati nei listini.
Ecco dunque un emendamento per allargarle riducendone il numero: così più nominati avranno la poltrona assicurata.
- I SUPERNOMINATI!

Due problemi:
1) I partiti, a parte il capo supremo, hanno poche facce spendibili sul territorio
2) I vecchi politici sono così sputtanati che rischiano di non essere eletti nemmeno se si fanno nominare in un listino bloccato.
Soluzione prêt-à-porter: ogni candidato può correre in un collegio e in 5 circoscrizioni.
Poi, se viene eletto in più posti, deve optare per il collegio uninominale; e, se è stato trombato in quello ma eletto in più circoscrizioni proporzionali, passa in quella dove la sua lista ha avuto più voti (nelle altre scatta il primo dei non eletti).
Così è ancor più facile far passare chi vuole il capo, all’insaputa degli elettori.
- I SUPERMEGANOMINATI!!

Nei sistemi misti proporzional-maggioritari, tipo il tedesco a cui finge di ispirarsi il Rosatellum, c’è il voto disgiunto: voto il candidato che preferisco nel maggioritario e, nel proporzionale, posso scegliere un’altra lista che mi soddisfa di più.
Col Rosatellum no: se voto un candidato uninominale, devo scegliere una delle liste che lo sostengono, e non altre.
- VOTO FORZATO!

Sbarramento col trucco.
Per evitare la dispersione dei partitini, c’è lo sbarramento del 3%: chi non lo raggiunge sta fuori dal Parlamento e i suoi voti se li dividono quelli che ci entrano.
Ma Renzi e B. vogliono inventare liste civetta per fare massa nei collegi.
Ed ecco il trucco: le liste coalizzate nei collegi che superano l’1% possono regalare i loro voti agli alleati, anziché disperderli.
Così i cacicchi e capibastone, forti nel loro territorio ma deboli o sconosciuti nel resto d’Italia (Mastella nel Beneventano, De Luca nel Salernitano, Crocetta in Sicilia ecc.) potranno fondare una miriade di liste civiche per portare acqua in cambio di posti sicuri con gli alleati.
- SBARRAMENTO COL TRUCCO!

Gli alfaniani di Ap hanno due grane:
1) Il 3% se lo scordano, ma i loro ministri e parlamentari sono affezionatissimi alla cadrega, dunque non si accontentano di portare voti agli alleati col trucchetto dell’1%.
2) Sono divisi fra gli alfaniani filo-Pd e i lupiani (da Maurizio Lupi, con rispetto parlando) filo-FI.
Detto, fatto.
Un emendamento consente di eleggere senatori anche alle liste che non arrivano al 3% nazionale, purché lo superino almeno in tre Regioni (secondo i sondaggi l’Ap, con le sue clientele, è sopra il 3% in Sicilia, Calabria e Puglia).
Così gli alfaniani potrebbero correre da soli e tornare in Parlamento con una pattuglia di senatori che poi si danno al miglior offerente: Renzi, B. o meglio Renzusconi.
- SBARRAMENTO CON TRUFFA!!

Nel proporzionale i partiti corrono da soli.
Nell’uninominale invece si coalizzano (volendo e potendo), ma per finta.
Il Pd fa un Ulivetto bonsai con Pisapia e altri àscari; FI va con Lega, FdI, Rivoluzione Italiana (la bad company di B.) e un centrino (Fitto, Costa, Parisi, Verdini, Quagliariello…).
Ma già sanno che non avranno il 50% per governare, quindi le alleanze serviranno solo per sbaragliare nell’uninominale i partiti solitari (M5S e Mdp), anche se valgono più di loro (M5S).
Poi, la sera delle elezioni, Renzi e B. saluteranno i rispettivi alleati allergici all’inciucio (Salvini, Meloni e forse Pisapia, ma non è detto) e tenteranno di abbracciarsi in un bel governissimo.
La prova?
FdI presenta un emendamento per dare il premio di maggioranza a chi raggiunge il 40%.
Ma Pd e FI lo bocciano: segno che non vogliono vincere per governare coi propri alleati, ma scaricarli subito dopo il voto e mettersi insieme alle spalle degli elettori.
- COALIZIONI FINTE!!! >>

(Marco TRAVAGLIO)