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domenica 13 ottobre 2019

" ...mi raccomando!!! "

Più di una volta ce lo siamo detti, scritti:
 "...poi facciamo pure BENE!".

Ecco, credo questa sia una di quelle volte, quindi: mi raccomando!!!

Sappiamo che a breve, qualche mese..., potrebbe/dovrebbe ricambiare il sistema... e ridovremmo "studiarcelo" ;)
Riattenderemo nuovamente... e poi ci ritroveremo, riproveremo.
Il dato di fatto è che siamo forti, capaci... pure un poco fortunati! :D

Io l'altra sera non m'aspettavo quei numeri... ma non è neanche il massimo mai visto, siamo arrivati (...in tempi "esterni"...) anche a... circa il triplo!?!

 Avanti tutta... e passatemi l'uscita in pubblico!

 ...at soon!!! ;D

N.B.: ...da 00,01 start con 23456,78 per 33 volte alle 01,23 stop con circa 33...,.. #jammbell #icalcolitornano #2hespediAmo

giovedì 25 aprile 2019

" LiberAzione!!! "

" Per me il 25 aprile del 1945 non fu il giorno della Liberazione.

Non poteva esserlo perché io quel giorno ero ancora prigioniera nel piccolo campo di Malchow, nel Nord della Germania.
C’era un grande nervosismo da parte dei nostri aguzzini, ma non sapevamo nulla di quel che accadeva in Europa.
A darci qualche notizia furono dei giovani francesi prigionieri di guerra mentre passavano davanti al filo spinato: «Non morite adesso!», scongiurarono alla vista delle disgraziate ombre che eravamo, «Tenete duro. La guerra sta per finire. E i tedeschi stanno perdendo sui due fronti: quello occidentale con gli americani e quello orientale con i russi...».

Nelle ultime ore da prigioniere assistemmo alla storia che cambiava.

Fuori dal lager ci costrinsero all’ennesima orribile marcia ma niente era uguale a prima.
La mia personale festa di liberazione fu quando vidi il comandante del campo mettersi in abiti civili e buttare a terra la sua pistola. Era un uomo terribile, crudele, che a ogni occasione picchiava selvaggiamente le prigioniere. La vendetta mi parve a portata di mano, ma scelsi di non raccogliere quell’arma.
All’improvviso realizzai che io non avrei mai potuto uccidere nessuno e questa era la grande differenza tra me e il mio carnefice.
Fu in quel momento che mi sentii libera, finalmente in pace.

Il 25 aprile del 1945 fu quindi un’esplosione di gioia che mi sarebbe arrivata più tardi filtrata dai racconti di amici e famigliari.
Avevo avuto bisogno di una tregua prima di tornare in Italia. E dovevo guarire da troppe ferite per riuscire a fare festa insieme agli altri.
Ero stata ridotta a un numero, costretta a vivere in un mondo nemico e, costantemente, con il male altrui davanti a me, come diceva Primo Levi.
Ci vollero anni perché riscoprissi il sentimento della felicità collettiva.
Poi quel momento è arrivato. E il 25 aprile è diventata una festa famigliare, la festa della libertà ritrovata.
Simboleggiava la caduta definitiva del nazifascismo e la liberazione. E rendeva omaggio al sacrificio di partigiani e militari, ai resistenti senz’armi, ai perseguitati politici e razziali.
Era la festa del popolo italiano ma anche una festa celebrata in famiglia insieme a mio marito Alfredo, che era stato un internato militare in Germania per aver detto no alla Rsi.
Avevamo patito entrambi la privazione della libertà e potevamo capire il significato profondo di quella data che poneva le fondamenta della democrazia e della carta costituzionale.
Ogni 25 aprile sventolavamo idealmente la nostra bandiera.
Non ho mai smesso di sventolare quella bandiera. E ancora oggi mi ostino a spiegare ai ragazzi perché è una festa fondamentale.

Ma è sempre più difficile combattere con i vuoti di memoria.

Solo se si studia la storia si comprende cosa è stato il depauperamento mentale di masse di italiani e tedeschi indottrinate dai totalitarismi fascista e nazista.
Bisogna raccontare alle giovani generazioni cos'è stata la dittatura, soprattutto ora che il saluto romano non stupisce più nessuno.
Mi chiedo se a una parte della politica non convenga questa diffusa ignoranza della storia.
Chi ignora il passato è più facilmente plasmabile. E non oppone “ resistenza”.

In anni non lontani, c’è stato anche chi ha proposto di abolire il 25 aprile dal calendario civile.
Temo che prima o poi si arriverà a cancellarlo. Perché il tempo è crudele: livella i ricordi e confonde la memoria, mentre le persone muoiono e le generazioni passano.
Qualche anno fa ci siamo illusi che intorno a questa data fosse stata raggiunta l’unanimità delle forze politiche.
Oggi leggo con preoccupazione che alla festa della Liberazione si preferisca una cerimonia di altro genere.
Se devo dire la verità, rimango esterrefatta.

In tarda età assisto a degli atti che non avrei mai immaginato di vedere: soprattutto avendo vissuto cosa volesse dire essere vittime prima del 25 aprile, quando la democrazia non c’era, e dissidenti e minoranze venivano imprigionati, torturati e anche uccisi.

Così come rimango tristemente stupita di fronte alla cancellazione della prova di storia alla maturità.
La mancanza di memoria può portare a episodi come quello che ha coinvolto pochi giorni fa un istituto alberghiero di Venezia. Un insegnante su Facebook ha offeso la Costituzione con parole che preferisco non ripetere. E si è augurato che Liliana Segre finisca in «un simpatico termovalorizzatore».
Questa non l’avevo ancora sentita: probabilmente il «simpatico termovalorizzatore» è la forma aggiornata del forno crematorio.

Preferisco però concentrarmi sui moltissimi italiani che mi vogliono bene.
E insieme ai quali festeggerò il 25 aprile, un rito laico che continua a emozionarmi. E a portarmi via con sé.

Perché la libertà è una condizione assoluta, irrinunciabile.
E non importa se qualche ministro resterà a casa.
Sono sicura che domani saremo in tanti a provare la stessa emozione civile.

Buon 25 aprile a tutti. "

(Liliana Segre)


***

...ed intanto a casa nostra... l'A.N.P.I. c'è!!!
:( #portamivia

domenica 18 novembre 2018

" Volendo... volendo! "

..."...abbiamo sempre delle cose più importanti da fare che non ci fanno stare bene, come se stare bene non fosse abbastanza importante..."...

venerdì 14 luglio 2017

" ...troppo difficile, troppo poco impegno!?! "


"Non dico che dovete credermi.
Dico che dovete sempre cambiare discorso per non affrontare la verità
."

(Pier Paolo Pasolini, Siamo tutti in pericolo)

martedì 28 febbraio 2017

" ...la vita per Pepe... "


..." Non lasciatevi rubare la vita, non lasciatevela scappare.
Vivetela con la maggior intensità possibile, perché la vita non ritorna.
Non arriviamo mai a toccare il cielo con un dito, ma stiamo migliorando la nostra povera umanità.

L'uomo è l'unico animale che può superare sé stesso, benché sia anche l'unico a potersi distruggere.

La storia ci ha reso individualisti e il mercato ci ha fatto diventare capitalisti, ma il nostro fondamento animale è sociale.
L'uomo non può vivere in solitudine, ha bisogno degli altri uomini.

La lotta per l'avvenire consiste nel poter organizzare la nostra società in funzione di quel che siamo collettivamente.
Siamo molto meno razionali di quanto sembriamo, al fondo siamo animali complessi, pieni di sentimenti.

Povero non è colui che possiede poco, ma colui che non ha una comunità, chi non ha un compagno di vita. "...

José Mujica

giovedì 5 gennaio 2017

" Tu sei speciale... "

...<<
 "Questi sono i miei palloni e le mie scatole", disse a bassa voce.

 "Tu ci giochi, con scatole e palloni?".

Pulcinello scosse la testa.

 "Ti piacciono, scatole e palloni?".

 "Mi piace come mi fanno sentire".

 "E come ti fanno sentire?".

 "Importante", rispose Pulcinello, sempre  bassa voce.

 "Hmmm", fece Eli. "Così anche tu pensi come gli altri Wemmicks. Pensi di essere migliore perché hai più cose, e che per questo sarai più felice".

 "Credo di sì".

 "Vieni qui, Pulcinello. C'è qualcosa che voglio farti vedere".

Pucinello alzò la testa di legno e guardò Eli per la prima volta. Fu felice di scoprire che il cretore degli Wemmicks non era arrabbiato. Pulcinello seguì Eli alla finestra.

 "Guardali", disse Eli.

Pulcinello guardò fuori dalla finestra e vide lo sciame degli Wemmicks che stava ancora scalando la montagna. Inciampando, cascando, facendo a gomitate per arrivare primi.

 "Ti sembrano felici?", chiese Eli.

Pulcinello scosse la testa.

 "Ti sembrano importanti?".

 "Per niente", disse Pulcinello, notando il sindaco e sua moglie.
Il sindaco era finito per terra e lei gli stava camminando sopra. La moglie aveva una scatola sula testa e lui teneva una palla in bocca.

 "Pensi che abbia creato gli Wemmicks perché si comportino in questo modo?", chiese Eli.

 "No".

Pulcinello avvertì una grande mano sulla sua spalla.

 "Sai quanto le tue scatole e i tuoi palloni ti sono costati?".

 "I miei libri e il mio letto. I miei soldi e la mia casa".

 "Mio piccolo amico, ti sono costati molto di più".

Pulcinello stava cercando di ricordare cos'altro avesse venduto, quando Eli continuò:

 "Ti sono costati la felicità. Non sei più stato contento, vero?".

 "No", rispose Pulcinello, dopo un momento.

 "Ti sono costati gli amici. E, più di ogni altra cosa, ti sono costati la fiducia in me. Non hai pensato che ti avrei fatto felice. Pensavi che lo avrebbero fatto le scatole e i palloni".

Pulcinello guardò il mucchio di giocattoli.
All'improvviso non gli sembravano più così preziosi.

 "Ho combinato un bel pasticcio".

 "Fa lo stesso", rispose Eli. "Sei sempre importante".

Pucinello chinò il capo e sorrise.

 "Tu sei speciale, ma non per quello che hai. Sei speciale per ciò che sei. Tu sei mio. Io ti amo. Non dimenticarlo, mio piccolo amico".

 "Non lo farò", Pulcinello sorrise. Poi fece una pausa. "Eli?", chiese.

 "Sì?".

 "Che ne farò, delle scatole e dei palloni?".

 "Forse dovresti regalarli a chi ne ha davvero bisogno".

Pulcinello fece per andarsene, ma si fermò di nuovo.

 "Eli?".

 "Sì?".

 "Non ho un posto per dormire".

Eli sorrise.

 "Perché stanotte non dormi qui?".

 "Lo farò di certo. Sono molto stanco".

E così quella notte Pulcinello dormì su un letto di trucioli.
Dormì bene. Si stava bene, nella casa del creatore.
 >>

giovedì 13 ottobre 2016

" ...lo faremo Noi!!! "

" C’era una piazza come questa e tanta gente felice come voi.
Pensavamo di rovesciare tutto e... non ci siamo riusciti.
Fatelo voi per favore, non mollate per favore. Ribaltate tutto! "



domenica 9 ottobre 2016

" ...chiederei troppo? "

Quando immagino un corretto modo di fare Politica, di far crescere il territorio, di indirizzare, di determinare le consuetudini locali... penso spesso a personaggi come Marco Paolini.
Regista ed attore teatrale che spiega, ricorda, denuncia e commuove, ad esempio, con la tragedia civile contemporanea dei duemila morti del Vajont.

Sì, fare Politica è questo, è darsi per gli altri... e spesso non costerebbe parecchio, basterebbe ricoprire un ruolo Culturale che, purtroppo, si è completamente smarrito! :(

Buona visione:

martedì 4 ottobre 2016

" Buon compleanno!!! "

Davide CASALEGGIO
" Arriverà un momento in cui non comprenderemo le scelte delle intelligenze artificiali che avremo creato. Questo momento ha il nome di Singularity.
Il fisico Stephen Hawking ritiene che sarà un punto di svolta non necessariamente positivo per il genere umano.
Oggi ci affidiamo all’intelligenza artificiale per la sua velocità di elaborazione. Ma anche per la sua capacità di leggere e interpretare i dati che produce il mondo che ci circonda, come i big data, e soprattutto di imparare da essi.
Avvocati che ricercavano tra i faldoni dei precedenti legali oggi possono essere sostituiti da Watson, un avanzato sistema di intelligenza artificiale. Analisti che stilavano report finanziari o relativi al meteo sempre più spesso vengono sostituiti da sistemi automatizzati. Anche per la ricerca del percorso più breve nel traffico ormai è di uso comune affidarsi alle elaborazioni dei nostri smartphone.
Arriveranno momenti in cui per alcuni ambiti dovremo riflettere sulla superiorità dell’intelligenza artificiale rispetto a quella umana. Un percorso iniziato quando il campione del mondo di scacchi Garry Kasparov fu battuto per la prima volta da un computer, Big Blue, nel 1997.
Il percorso dell’intelligenza artificiale è tracciato. Sta a noi (forse) indirizzarne lo sviluppo in modo che sia positivo per tutta la collettività.
A mio padre piaceva riflettere sul futuro e il tema della Singularity lo aveva appassionato nell’ultimo periodo. Per questo aveva progettato un filmato su cosa avrebbe potuto significare questo momento per l’umanità. Non fece in tempo a pubblicarlo. Ho pensato che oggi, il giorno del suo Santo preferito nonché il compleanno del MoVimento 5 Stelle, sarebbe stato un bel giorno per renderlo pubblico e farlo conoscere a tutti:
"

lunedì 18 aprile 2016

" Non è normale! "

No, non sono ne vegano, ne vegetariano, ne niente... manco carnivoro!!! :D
Mangio quello che mi piace, principalmente pane e pasta. Adoro la pizza!
Non son un salutista, anzi... spesso sbaglio... :(
Ho una moglie medico che prova a riportarmi sulla retta via, anche per evitare di influenzare "negativamente" le nostre due bimbe.

Il video che posto qui sotto è incredibilmente logico, lineare... facciamo che proviamo a guardare:

domenica 31 gennaio 2016

" ...bei ricordi, mancanze che restano! "

...e non ero a conoscenza di questi tuoi due libri.
Per puro caso l'altro giorno ho letto un manifesto, con il tuo nome.

Proprio in un periodo come questo, carnevalesco, vivemmo una spassosissima avventura... ricordi?
Noi eravamo i sette nani, tu Biancaneve... preparai pure una coreografia, un balletto per quella festa in maschera... e vincemmo un premio!!!

Tu... amica di una mia carissima amica, mia vicina di banco. Corteggiatissima, meritatamente... ;)
Sempre sorridente, dolcissima, sempre pronta con le giuste parole...

Non ho assolutamente idea di chi ti conosca tra i miei compaesani che ti hanno citato, che di te han parlato... ma stasera mi hai fatto un enorme piacere: sei tornata a trovarmi!

C'è sempre un dopo per chi ha avuto un prima,
ciao Susy...


lunedì 27 luglio 2015

" ...così com'è! "













" ...no, no, è vero che in natura esiste sia l'appassire che lo sbocciare dell'amore, ma nulla muore completamente. E' vero che c'è un flusso e un riflusso, ma il mare resta mare. E nell'amore, sia per una donna come per l'arte, ci sono momenti di esaurimento e di impotenza, ma non esiste disincanto completo.
   Io considero l'amore, come pure l'amicizia, non solo come un sentimento ma come una vera azione, che come tale richiede di fare delle cose e di affaticarsi, con la conseguenza di essere esausti e impotenti.
   Un amore sincero e vero è una benedizione, ritengo, benché nulla vieti che ci possano essere occasionalmente tempi duri.
...
 A volte rimpiango il fatto che la donna con cui vivo non comprenda né i libri né l'arte. Ma (anche se proprio non ne è in grado) il fatto che io malgrado ciò le sia tanto attaccato non dimostra forse che c'è tra noi qualcosa di sincero? Forse imparerà in seguito e ciò potrebbe rafforzare il legame tra noi; ma ora, coi bambini, ...ha già abbastanza da fare. E proprio a causa dei bambini viene a contatto con la realtà e così, involontariamente, impara. Per me non c'è differenza tra i libri, la realtà e l'arte. Qualcuno che fosse staccato dalla realtà della vita mi annoierebbe, mentre qualcuno che ci si trova proprio nel mezzo sente e sa con naturalezza.
   Se io non cercassi l'arte nella realtà, probabilmente la troverei insulsa; così come stanno le cose mi limito ad esprimere il desiderio che stessero diversamente, ma tutto considerato non sono scontento della situazione, così com'è. "

Vincent Van Gogh - L'Aia, 11 febbraio 1883

giovedì 25 giugno 2015

" Oh! "

Non ho resistito: ho stappato la "flipper cola"!!!

Era ormai da troppi giorni nel mio frigo, dopo aver passato troppe settimane nella dispensa.
Non potevo continuare a guardarla con quel ghigno di chi vuol vederla sparire ma non sa come fare... Magari lasciandola bere ad altri... sì, certo... ma quando?!?

Non riesco a scrollami di dosso alcune fisime del mio conclave intellettuale... ;)

Ho sopportato l'apertura, lo sfoglio ed addirittura l'annuso dei miei Topolino...; l'utilizzo senza mani totalmente secche ed asciutte dei compact disc e perfino del vinile...; il libero accesso alle foto di sempre, dalle vecchissime alle importantissime...; pure gli infradito (!!!) per qualche ora, nell'arco della mia esistenza, si sono accovacciati sotto le piante dei miei piedi, tenendosi tra alluce ed illice...

Ma se non sei Coca-Cola devi chiamarti Spuma Bruna Viviani, Chinotto o Pepsi Twist per poter transitare nel mio frigo... e poi magari in gola!
Questa "Flipper" (...ma non era un delfino?) c'è capitata, per puro scherzo... e c'è poi rimasta, per puro caso. Dovrò finirla, raderla al suolo (al fondo)... prima possibile, altrimenti vivrò male tutte le prossime pizze!!!

L'originalità è fondamentale!
E' un concetto che identifico con ciò che è giusto, trasparente, onesto e... coraggioso. Basterebbe a salvare il mondo dai tanti falsi miti, dai vuoti di memoria, dagli errori dei replicanti, dall'incapacità dei tanti principianti.

Le idee si rispettano, possono maturare, evolvere... talvolta cambiare. Ma il trampolino di lancio, la base di partenza va presa in considerazione, addirittura osannata!

giovedì 30 aprile 2015

" ...non piangerò! "

" Stai con me quando cadrà la notte e la terra sarà buia e l'unica luce che vedremo sarà la luna...
no, non avrò paura, non avrò paura finché tu sarai con me, sarai con me...

...e cara, cara sta' con me, adesso... adesso sta' con me, stai con me, stai con me...

Se il cielo che noi guardiamo dovesse crollare e cadere e le montagne dovessero sbriciolarsi nel mare...
non piangerò, non piangerò, non verserò una lacrima finché tu sarai con me...

...e cara, cara stai con me, stai con me, stai con me, stai con me, stai con me... "

domenica 19 aprile 2015

" Salem... scusa! "

...nella sua tasca, quella di un ventenne arrivato cadavere in Italia, dal mare...


" Voglio che tu mi ricordi,
non mi dimenticare... amor mio...
voglio che tu non ti dimentichi di Salem,
amore... ti amo... "

giovedì 19 marzo 2015

" ...a me, a mio padre, a nonno Peppe, a Peppino, a Pinuccio ed anche a Beppe! "


" Ci impegniamo!

Noi e non gli altri,
unicamente noi e non gli altri,
né chi sta in alto, né che sta in basso,
né chi crede, né chi non crede.

Ci impegniamo:
senza pretendere che gli altri si impegnino per noi,
senza giudicare chi non si impegna,
senza accusare chi non si impegna,
senza condannare chi non si impegna,
senza cercare perché non si impegna.

Se qualche cosa sentiamo di potere,
e lo vogliamo fermamente,
è su di noi, soltanto su di noi.

Il mondo si muove
se noi ci muoviamo,
si muta se noi ci facciamo nuovi,
ma imbarbarisce
se scateniamo la belva
che c'è in ognuno di noi.

Ci impegniamo:
per trovare un senso alla vita!
A questa vita una ragione,
che non sia una delle tante ragioni
che bene conosciamo...
e che non ci prendono il cuore.

Ci impegniamo!

Non per riordinare il mondo,
non per rifarlo...
ma per amarlo. " ...