giovedì 14 luglio 2016

" PinoS "

...nuovamente un contatto diretto con gli "alieni" della cosa pubblica, ex amministratori ora al servizio dell'ente: Pino Schiavo.
Un amico, un caro ragazzo, il mio celebrante di nozze comunali, un compagno radiofonico, ecc... ecc...
Ora vittima di un errore partitico abnorme; uno strafalcione che sa poco di politica e più di "interesse": candidato ed eletto alle scorse comunali, dimessosi ed assunto a tempo determinato presso il nostro municipio.

La Bellizzi di Città Possibile ci sta consegnando un vecchissimo modello di autoritarismo territoriale, decisionismo sterile e non partecipato, cupa trasparenza ed incapace volontà.

Questo il "carteggio" che credo valga la pena leggere... e che sicuramente invierò a chi di dovere per i necessari chiarimenti:



...ed ecco la sottospecie di non velata minaccia:

...poi la mia proposta di cambiare metodo, pubblicare e discuterne in modo trasparente:


N.B.: ...qualche dettaglio irregolare?!? :(((

*****

P.S.: ...ricordiamo l'invito successivamente... rinnegato!?!



P.P.S.: ... signor Sindaco chi ha scelto l'ingegnere, come e perché??? Non avremmo potuto utilizzare un metodo altro??

2 commenti:

Unknown ha detto...

Io rivolta al Sig Schiavo? E per cosa ed in che occasione? A me risulta un'altra storia e sinceramente mi dispiace essere stata tirata in ballo perché innanzitutto non mi sono mai rivolta per nessun motivo al Sig Schiavo. Dopo un mio commento nel quale si è sentito offeso abbiamo discusso e siamo rimasti. ..amici....ho espreso la mia solidarietà ed amicizia in un momento di vita difficile. Tutto qui

GrAnt ha detto...

...purtroppo in tantissimi ancora confondono l'amicizia, la conoscenza, la condivisione di percorsi... con l'accettazione tout court, la complicità ad hoc, la connivenza... con la mancanza di sana critica, crescita ed accettazione degli errori... :(

" Io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati.
Grave colpa da parte mia, lo so! Ed il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla una virtù. " (P.P.Pasolini)