martedì 27 febbraio 2018

" ...possiAmo Vincere! "

Con i fac-simile delle schede elettorali è tutto più chiaro (...almeno per noi!!!) :
POSSIAMO VINCERE! STAMPIAMO e FACCIAMO GIRARE!

Alla CAMERA: centralissimo ed inconfondibile...

Al SENATO: solo, soletto... al lato, lì in fondo!

giovedì 22 febbraio 2018

" ...anzi, sì! "


" Non è importante chi voteremo.

Non è importante o almeno, non prioritario, perché ci hanno messo nelle condizioni di non tener più in conto il bene pubblico ma supposte ideologie di partiti che non hanno nulla di ideologico.

Ma di supposta, si.

Non è importante discutere su chi rubi più o meno denaro pubblico: lo sarebbe in un paese in cui fossero chiari a tutti, i nomi di chi lo ha rubato in passato, leggibili sui documenti delle sentenze che li abbiano puniti, quei nomi lì.

Ma il nostro paese è uno dei sette regni della grande impunità, dunque, se l’impunità non è importante per il sistema giudiziario, come potrà esserlo per le generazioni degli elettori?!

Non è importante intossicarsi coi salotti televisivi che ospiteranno i candidati perché si scrivono sceneggiature nei posti più impensabili, figuriamoci in quelli più pensabili.

Non è fondamentale votare il meno peggio, né scoprire cosa voterà il mio vicino di casa o una provincia piuttosto che un’altra, per poter dire poi, “quella provincia è rossa o nera”.

Non è importante votare senza sapere cosa c’è sotto perché faticheremmo a scoprirlo in tempi brevi o forse perché già sappiamo di non sapere, come Socrate ma peggio, perché ci stanno inculando da tempo, un po’ tutti.

Più importante di tutto ciò, forse, è avere bene in testa ciò che faremo dopo che avremo votato e qualcuno avrà vinto e quel qualcuno non rispetterà ciò che ha promesso col suo programma.

Perché il programma è importante.

Il programma è l’unico contratto scritto che abbiamo con questi signori.

Se in un contratto che stipuliamo, qualcosa non viene rispettato, sentiamo la necessitò di chiedere la difesa dei nostri diritti lesi: perché non sentiamo questa pulsione, dopo il breve periodo del nostro nuovo dipendente: il partito vincitore delle prossime elezioni è di fatti, per costituzione, nostro subalterno, il nostro neoassunto, lo stagista, il nostro governo è la nostra signora delle pulizie che deve tenere in ordine la nostra casa, non fregarci gli anelli della nonna dai cassetti.

Dunque, piuttosto che preoccuparci di chi potrebbe vincere, problematica fondamentale ma difficile da maneggiare, al momento, prepariamoci a consolidare la nostra predisposizione all’analisi meticolosa di chi si sta occupando delle nostre faccende pubbliche ed eventualmente, a licenziarlo.

E se non si fa licenziare, a fargli stalking fino a quando non ne avrà pieni i maroni di avere a che fare con noi, come principali.

E se lo stalking è senza dubbio cosa spregevole e condannabile, mettiamoci, con tutte le forze che usiamo ogni sera, in palestra, sulla cyclette, per scaricare i nostri nervi, nelle condizioni di eliminare il principale disservizio del nostro paese: un governo composto da persone che non rispettano i patti e, che anzi, utilizzano la buona fiducia dell’elettore per fare i propri, beneamati, cazzi.

Non è importante chi voteremo. Anzi, si.
"


( https://madamepipi.wordpress.com )

sabato 17 febbraio 2018

" ...semplicemente MONNEZZARI da non votare!!! "

Criminalità, sporca politica, fascisti, comunisti... tutti insieme appassionatamente!!!
Una VERGOGNA incredibile che non può lasciarci indifferenti!!! :(

Tra due settimane si vota, fatelo dopo avere visto questi video denuncia... che chiariscono la "stima" di costoro per il nostro futuro, quello dei nostri figli, delle nostre vite...

DEVONO ANDARE TUTTI A CASA!
VOGLIO RISCHIARE DI FARMI FREGARE DA GENTE NUOVA, "INCAPACE"... non certo da questi ARTISTI del MALAFFARE!!!

#SVEGLIAAA :(

mercoledì 14 febbraio 2018

" Buon Sanlavativo! "

" Penso che sia necessario educare le nuove generazioni al valore della sconfitta.
Alla sua gestione. All'umanità che ne scaturisce.
A costruire un'identità capace di avvertire una comunanza di destino, dove si può fallire e ricominciare senza che il valore e la dignità ne siano intaccati.
A non divenire uno sgomitatore sociale, a non passare sul corpo degli altri per arrivare primo.
In questo mondo di vincitori volgari e disonesti, di prevaricatori falsi e opportunisti, della gente che conta, che occupa il potere, che scippa il presente, figuriamoci il futuro, a tutti i nevrotici del successo, dell'apparire, del diventare.
A questa antropologia del vincente preferisco di gran lunga chi perde.
E' un esercizio che mi riesce bene.
E mi riconcilia con il mio sacro poco. "

(Pier Paolo PASOLINI)