lunedì 26 gennaio 2015

" Avanti il prossimo...Presidente!!! "

" Perché mamma, perché? Qui nella mia cella di nascosto, ho pianto lacrime di amarezza e di vergogna; quale smarrimento ti ha sorpresa, perché tu abbia potuto compiere un simile atto di debolezza?
 E mi sento umiliato al pensiero che tu, sia pure per un solo istante, abbia potuto supporre che io potessi abiurare la mia fede politica pur di riacquistare la libertà.
 Tu che mi hai sempre compreso che tanto andavi orgogliosa di me, hai potuto pensare questo?
 Ma, dunque, ti sei improvvisamente così allontanata da me, da non intendere più l'amore che io sento per la mia idea? " ...

... " Per me libertà e giustizia sociale, che poi sono le mete del socialismo, costituiscono un binomio inscindibile: non vi può essere vera libertà senza la giustizia sociale, come non vi può essere vera giustizia sociale senza libertà.
 Ecco, se a me socialista offrissero la realizzazione della riforma più radicale di carattere sociale, ma privandomi della libertà, io la rifiuterei, non la potrei accettare.
 ...la libertà senza giustizia sociale può essere anche una conquista vana.
 Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha un lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero... "

" Certo che, continuando di questo passo, si va verso il suicidio.
 L' unica strada possibile è la correttezza, l' onestà. "

" Dobbiamo tagliarci il bubbone da soli e subito.
 Non basta il borotalco a guarire una piaga.
 Ci sono i ladri, gli imbroglioni?
 Bene, facciamo i nomi e affidiamoli al magistrato. "

" Il problema a mio parere è semplice: non c' è ragione al mondo che giustifichi la copertura di un disonesto, anche se deputato.
 Ma non ti rendi conto, m' ha rimproverato uno, che qui crolla tutto, è in gioco l' intero sistema?
 Il sistema? dico io: ma io me ne infischio del sistema, se dà ragione ai ladri.
 Lo scandalo più intollerabile sarebbe quello di soffocare lo scandalo.
 L' opinione pubblica non lo tollererebbe. E io, neppure.
 Ho già detto alla mia Carla: tieni pronte le valigie, potrei piantare tutto. "

" ...da quando la giovinezza è un reato?
 Se mai è un sintomo esaltante e meraviglioso: significa che il Paese ha una riserva ignorata di coraggio e di onestà nelle nuove generazioni. "

" Dicono che un partito moderno si deve adeguare.
 Ma adeguare a che cosa, santa Madonna???
 Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.
 Meglio allora il partito non adeguato e poco moderno.
 Meglio il nostro vecchio partito clandestino, senza sedi al neon, senza segretarie dalle gambe lunghe e dalle unghie ultralaccate, che alle prime elezioni del dopoguerra si colloca come il secondo partito italiano... "

" ...un tempo sono stato segretario del partito.
 Mi telefona un compagno deputato anche lui.
 Dice: 'Senti, Sandro, c' è un mio amico di Napoli, costruttore, avrebbe bisogno di un tuo consiglio, vedi se lo puoi aiutare...'.
 Viene il compagno di Napoli.
 ...i costruttori, specie napoletani, hanno un modo di infiorare le cose, che ti sembra di aver la casa davanti, mentre non ci sono neanche le fondamenta.
 Alla fine mi butta questa proposta: 'Ascolta, compagno, se mi fai avere l'appalto, ci sono dieci milioni per te e per il partito...'.
 Allora mi alzo, e dico: 'Sei un mascalzone, compagno, fuori di qua!'.
 Il costruttore mi guarda: 'Tu mi offendi!', protesta.
 'Naturale. E se non te ne vai, chiamo le guardie e ti faccio arrestare. Fuori!!!' "

" Non mi meraviglia niente. So che il mio modo di fare può essere irritante.
 Per esempio, poco tempo fa, mi sono rifiutato di firmare il decreto di aumento di indennità ai deputati.
 Ma come, dico io, in un momento grave come questo, quando il padre di famiglia torna a casa con la paga decurtata dall'inflazione... voi date quest' esempio di insensibilità?
 Io deploro l' iniziativa, ho detto. Ma ho subito aggiunto che, entro un' ora, potevano eleggere un altro presidente della Camera. Siete seicentoquaranta. Ne trovate subito seicentoquaranta che accettano di venire al mio posto.
 Ma io, con queste mani, non firmo! ".

" ...qual è l' insidia più grande per un uomo politico?
 Quella di innamorarsi del potere, credo.
 Un uomo che ha paura di perdere la poltrona, l'influenza sugli altri uomini, i telefoni, i quadri d'autore alle pareti, la limousine di Stato, ebbene quello è un uomo perduto! ".

La sveglia suona: è l'alba.
 Dal mare giunge un canto d'amore, da lontano il suono delle campane di Ventotene.
 Guardo il cielo, azzurro come non mai, senza una nuvola, e d'improvviso un soffio di vento mi investe, denso di profumo dei fiori sbocciati durante la notte.
 È l'inizio della primavera.
 Quei suoni, e il profumo del vento, e il cielo terso, mi danno un senso di vertigine.
 Ricado sul mio giaciglio.
 Acuto, doloroso, mi batte nelle vene il rimpianto della mia giovinezza che giorno per giorno, tra queste mura, si spegne.
 La volontà lotta contro il doloroso smarrimento.
 È un attimo: mi rialzo, mi getto l'acqua gelida in viso.
 Lo smarrimento è vinto, la solita vita riprende: rifare il letto, pulire la cella, far ginnastica, leggere, studiare... " (il Presidente PERTINI)

lunedì 5 gennaio 2015

" Nuje simmo 'e mmiezo 'a via, nun ce facimmo 'mbruglià. "

- "...è muort o' cantant' tuoje!" 
- "...o'cantant' mije?"
- "...nun teniv' pur' a bors' ca ce facist' o' disegn' suoje 'ngopp'?"

Mio padre, stamattina presto, il primo a ricordarsi della mia passione per Pinuccio... nonché il primo, ab illo tempore, ad indirizzarmi al sano ascolto della buona musica! ;)


Poco fa, un caro amico mi scrive: "Andiamo a Roma al funerale?".



PINO DANIELE

...una colonna portante, e non solo sonora, per almeno una decina d'anni della mia vita.

A menadito i suoi primi 15 LP (...mica i freddi CD ...che passi da una canzone all'altra in un attimo?!? ), tra un solco ed un altro a leggere e rileggere i testi, i "suonatori", i ringraziamenti, la produzione, le etichette...

Amo in modo viscerale, maniacale questi album:


In questi primi sette lavori discografici vi è lo spessore di intere carriere di altri e più artisti messi insieme. Avrebbe potuto, il nostro, incidere metà album alla volta, ogni due-tre anni, per continuare a vivere solo di musica.

L'incredibile successo, meritatissimo e speso ancor meglio grazie al perfetto management, rese possibile la creazione dei successivi quattro album in studio:


Sicuramente di livello inferiore ai primi, ma ancora capaci di convincere critica e pubblico.

Poi... qualche "problemino" di salute... il ritorno, all'inizio degli anni novanta, con una nuova etichetta, casa discografica ed idea di musica: l'inizio, per il mio modo d'intendere, della fine.

La parabola artistica, ormai discendente, avrebbe dovuto imporgli un sano riposo ed un meritato congedo dalle scene, almeno per spendersi meglio le ultime frecce al proprio arco.

Non riesco neanche a citare gli obbrobri mandati in sala d'incisione dalla metà dei novanta, con buona pace della NeapolitanPower chissà dove smarrita... :(


Scrivo ferito, certo! Addirittura incazzato!! Per tutte quelle volte che ho creduto in un suo ritorno... con progetti meno commerciali, più veri e magari più rispettosi delle sue origini.


Non piangerò l'Artista, l'ho già fatto anni or sono... e non andrò a Roma per il suo funerale, quello sarà lo spazio dei suoi veri amici e dei manichini da vetrina.

Avrei potuto, e forse lo farò, salutarlo nella Napoli che, così egregiamente, lo ha messo al mondo e poi cresciuto... R.I.P. 

*****

<< Penso e ripenso, e concludo che io "esisto" grazie a Napoli, anche se devo considerarmi un forestiero in patria.
Da Napoli vengono i frutti vitali della mia fantasia, quelle radiazioni che ho assorbito da ragazzo nato e vissuto tra Santa Chiara e Santa Maria La Nova.
Emozioni, figure, persone, destini, sensazioni che confluiscono nell'ispirazione che mi dona una frase musicale, un accordo carico di profondità e di colori, un verso o un pensiero. E che si incontrano, si incrociano e si uniscono con le suggestioni della cultura musicale venuta dagli States, dall'Africa, dai Caraibi.
Ma è là, per le vie di Napoli toccate dal sole e dal vento del Mediterraneo, che ho percepito i primi sussurri d'amore e di dolore raggrumati in una canzone. >> (Pino Daniele, 1994)

*****

P.S.: ...prendo in prestito qualche riga dai commenti di Willy David su questo blog (...quando senza FB s'utilizzava al meglio...), era il luglio del 2008:

" ...Pino è stato il re di Napoli, l'ultimo re.

Anni fa ho visto ragazzi con le lacrime agli occhi come se avessero visto la madonna.
E' stato per il sud Italia l'equivalente di Bob Marley per la Giamaica.

C'era identificazione, c'era orgoglio.
E' stato il cantautore italiano, escludendo De Andrè, con più spessore musicale. Più di De Gregori, più di Dalla, più di Guccini...

Pino ha deluso.


Fino all'inizio dei Novanta è stato una bandiera come Eduardo.

Ha regalato l'orgoglio di essere napoletani.
E' stata la risposta ai difetti di questa città.
Da lì in avanti ha cambiato traiettoria, si è tolto la pelle di dosso per cantare in italiano.
Gli ho dato un consiglio: la musica falla solo con i tuoi ragazzi.
Invece è andata com'è andata... "