martedì 27 gennaio 2009

" ...sessantaquattro anni fa! "



...mentre Obama chiude Guantanamo, Maroni apre Lampedusa!!!

Brutta storia quella che s'accompagna a strutture nelle quali rinchiudere persone che non hanno peccati da espiare... solo un passato da raccontare e situazioni per le quali lottare... che non è scappare!

PER NON DIMENTICARE!

domenica 18 gennaio 2009

" ...chi ha peccato scagli la prima, di pietra! "


...stamane, nella nostra Bellizzi, l'inaugurazione della sezione IDV.

M'aspettavo meno gente, soprattutto per merito di Matteo Russo. Mi spiego.

Chi frequenta la vita partitica bellizzese ricorderà l'uscita pubblica, quantomeno inopportuna, dell'allora assessore Russo durante la costituzione del circolo PD.
Un esponente decennale dell'amministrazione al potere che butta fango sull'operato della stessa, mezze minacce (al momento inconcludenti!) e tanta rabbia per una presunta delegittimazione del suo ruolo all'interno della compagine di Città Possibile, costola del suo PCI, poi DS ed ora PD...

Sono dell'opinione che gli uomini di partito, soprattutto in paese, abbian fatto il loro tempo. Ci si conosce tutti, gente tra la gente, compaesani, spesso amici ma... d'opinioni tranquillamente diverse. Ricordo ancora bene l'affondo passionale di Matteo durante il comizio di chiusura per le scorse amministrative, pro-PD con Mimmo Volpe candidato; mi parve vero, sentito... invece ora (...a quanti mesi di distanza?) giù veleno, contro tutto e tutti!

Insomma... non è così che si riavvicina l'elettorato, gli amici, i propri sostenitori... quali idee, quali novità, quanta sincerità, quanto astio...?!

Ho sempre sperato in Antonio Di Pietro come un possibile e valido interlocutore, a tutti i livelli, per la potabilità delle sue idee, per la capacità di sfruttare le nuove tecnologie e per quel tot di populismo che spesso manca nel passaggio politico dal dire al fare.

Ho gioito quando l'accordo tra PD, IDV e Radicali fu siglato... ero tra i pochi a crederci, ...mi sbagliavo!?!

L'eccessivo protagonismo del magistrato comincia a ricalcare le orme di donSilvio!!!

Ho ascoltato gli interventi del consigliere provinciale e, a seguire, del segretario provinciale IDV. Avrebbero potuto sentirsi prima, però... Villani sì o Villani no?

Poi Matteo con quel suo: "amici e compagni!" ...ma daiiiii!!! ;)

Comunque nei paraggi s'è visto anche qualche adepto dell'IPLBCV, qualche fusione in atto??? O altra lista? ...speriamo bene, per il nostro bene!!!

giovedì 15 gennaio 2009

" La cacca e... ...è la casta! ;) "

Ho riscontrato, con immenso piacere, che l'ultima edizione de LA CASTA di G.A.Stella e S.Rizzo, quella aggiornata, mi stimola l'evacuazione. E non solo...
Per chi, come me, discute da anni col proprio colon in merito al se, al dove ed al come... liberarsi dai propri rifiuti solidi umani, una vera manna dal cielo risultano essere alcune pagine di questo best-seller.

pag.11 - Tre camere matrimoniali: 19,37 euro l'una. Ventiquattro camere singole: 11,82 euro l'una. Meno che in una topaia sulla costa marocchina. Quello era il dovuto per poter andare in vacanza in uno dei posti più belli del mondo, nel villaggio-vacanze nell'area della colonia penale di Is Arenas,in Sardegna.
Roberto Castelli, accusato di averci portato anche il parentado egli amici, rispose piccatissimo che il suo comportamento era stato ritenuto corretto dalla Corte dei Conti. Vero. Ma i giudici contabili dovevano rispondere solo a una domanda: se il guardasigilli avesse rispettato la legge pagando il dovuto(!!!). Stop. Lo scandalo era un altro. E stava nella fattura presentata dal senatore leghista al processo per diffamazione contro "L'Unità". Fattura pagata due settimane dopo(!!!) che il giornale aveva denunciato la sua villeggiatura.

pag.16 - Massimo D'Alema ai critici della legge "porcata" elettorale del 2006: "Io non conosco questa cosa, questa politica, che viene fatta dai cittadini e non dalla politica. La politica è un ramo specialistico delle professioni intellettuali".

pag.22 - ...Militello Rosmarino, un paese sui Nebrodi. Dove dal 2003 è sindaco Concetta Maria Papa per investitura del marito Vincenzo, che già fu sindaco dopo papà Calogero e zio Vincenzo, e che del borgo è il monarca: "Voglio bene alla gente e la gente vuol bene a me. Se uno mi domanda di trovargli un ricovero a Milano gli devo dire di no? Se mi chiede una mano per fare assumere il figlio gli devo dire di no? Perciò mi amano. Vi pare che con tutte le grane giudiziarie che ho avuto avrei potuto resistere sennò?".
Laureato in medicina, primario di ginecologia, sindaco DC per una vita salvo i periodi in cui lasciava la carica a suo cognato Biagio, don Vincenzo è l'erede di una dinastia rimasta sul trono di Militello quasi più dei Savoia su quello d'Italia, fin dai tempi in cui il bisnonno entrò in consiglio comunale a metà Ottocento. Disprezzato da mezzo paese per la distribuzione dei posti e delle prebende, è venerato dall'altra metà per gli stessi motivi. Il meglio lo diede come presidente dell'Usl quando, lasciata la poltrona di sindaco al fidato Sante Russo, si guadagnò la fama d'essere una specie di Padre Pio all'incontrario. Dove lui posava la mano, lì germogliava una sclerosi a placche, una angina pectoris, un'insufficienza cerebrovascolare, un'osteoporosi...
Finchè era intervenuta la magistratura accusando lui e altri di avere distribuito 180 assegni d'accompagnamento e 500 pensioni a monchi, tisici, ciechi, sciancati spesso falsi. Come Carmelo Femminella, che per "gonartrosi bilaterale, osteoporosi diffusa, discopatia cervicale e lombare" risultava semiparalizzato ma girava in motorino. Tale era l'aspettativa, scrisse il magistrato, che i carabinieri avevano notato "verso il comune di Militello un fenomeno migratorio anomalo". A casa di don Vince' risultarono 15 nuovi residenti.
Pareva finito, don Vincenzo, dopo quella grana. Sepolto sotto lo scandalo, i debiti del Comune, l'ondata di indignazione morale. Lui fece spallucce: "Ho solo distribuito a un pò di poveracci un milionesimo dei soldi regalati alle industrie del Nord!". Quindi, per mostrare quanto l'inchiesta non l'avesse indebolito, si candidò a sindaco di Sant'Agata di Militello. E vinse. Poi candidò il figlio Calogero a Militello Rosmarino. E vinse ancora. Pronto a candidare la volta dopo Concettina. E vincere ancora. Fedele sempre a quel cognome incredibilmente adatto a uno come lui che simboleggia un certo modo di far politica all'italiana: Lo Re.

pag.36 - E le vacanze ad Hammamet di tutta la corte di Bettino Craxi che, nelle memorie di Marina Ripa di Meana, "a ogni negozietto di cianfrusaglie si fermava. Entrava, afferrava con le manibraccialetti d'ottone orribili, statuine di peltro, ninnoli di legno e faceva omaggio alle signore. Pagava tirando fuori rotoli di banconote". E l'appartamento di 303 metri quadrati a pochi passi da Castel Sant'Angelo dato in affitto per la miseria di 259000 lire al mese a Luca Danese, nipote giovane ma scafato di Giulio Andreotti.E il conto di 490milioni presentato a Gianni De Michelis per gli ultimi 29 mesi di soggiorno al Plaza, dove il ministro regalava a Natale e a Ferragosto al portiere Luigino Esposito un paio di mance "da un milione".

pag.62 - Prendete cinque Boeing 737 come quelli della Ryanair da 150 passeggeri e fateli volare da Roma a Londra andata e ritorno. Tutti i giorni, Natale e Capodanno compresi. Oppure affittate otto jet privati "long range" come i Gulfstream V da 18 passeggeri sulla rotta Roma-Madrid e ritorno. Tutti i giorni, Natale e Capodanno compresi. Oppure prendete a nolo tredici aerotaxi Hawker 800Xp da nove passeggeri e spediteli da Roma a Parigi e ritorno. Tutti i giorni, Natale e Capodanno compresi. E fateinsomma tutte le ipotesi che volete ma i conti non torneranno mai: come diavolo ha fatto Palazzo Chigi, nell'ultimo anno dell'era berlusconiana, a spendere 179.452 euro al giorno in voli Stato? Come hanno fatto ad accumulare 37 ore di volo al giorno?

...to be continued (purtroppo!)

domenica 11 gennaio 2009

" ...ascolta la sua voce che ormai canta nel vento... "

- PROLOGO -

A Bellizzi esisteva un solo negozio di dischi. Io lo frequentavo spesso... mi lasciavo incantare dalle copertine degli album, i magnifici LP!
Ne comprai parecchi, alcuni ordinati ed attesi per settimane. Il primo, forse, fu "IN CERTI MOMENTI" di Eros Ramazzotti, avevo 13 anni.

Tempi duri per la musica, non si facevano grandi affari. Le musicassette da amico ad amico e, peggio ancora, da contrabbandiere a cliente (le originali mixed by Erry), impedivano il business e così, poco prima dell'arrivo del supporto digitale, anche quel negozio svanì.

Mio padre è sempre stato un ottimo fruitore di musica. Ascoltava, suonava, cantava e ballava. Aveva ed ha ancora una buona collezione di vinile...
Mio fratello maggiore era più esterofilo ed innovativo... portò anche il primo CD a casa.
L'altro mio fratello, sempre maggiore rispetto a me, preferiva la comodità delle audiocassette...
Nell'insieme avevo a disposizione un gran bel pò di musica: Adriano Celentano, Nicola Di Bari, Gianni Morandi, Alan Sorrenti, ModernTalking, Michael Jackson, Toto, Bee Gees, Pet Shop Boys, Pino Daniele, Renato Zero, Prince, Fabio Concato, Fausto Papetti, Frankie Goes To Hollywood, Santo & Johnny, ecc...

Io, con la paghetta, riuscivo ad acquistare anche due album al mese. Mio nonno, fortunatamente, mi garantiva il TOPOLINO settimanale...
Ripulii, forse in poco più di un anno, quel negozio di dischi. Mi aiutarono anche i regali d'ogni occasione che dirottavo sulla musica...
Dalla raccolta completa di Ramazzotti passai a quella di Pino Daniele, proseguii la raccolta di Renato Zero, iniziata da mio fratello maggiore più piccolo, fino alla folgorazione per i cantautori...

Una sera in tv, alla RAI, trasmetterono uno splendido concerto da CINECITTA'. Pochi giorni al Natale 1990, un concerto per Telefono Azzurro. Io, impressionato dall'ultimo album di Pino Daniele (Mascalzone Latino), mi incollai al teleschermo e registrai l'avvenimento...
Ancora oggi desidererei rivederlo, purtroppo la vhs è andata dispersa. Fu un evento di una bellezza impressionante: Francesco Guccini, Paolo Conte, Ivano Fossati, Pino Daniele, Fabrizio De Andrè e Lucio Dalla!!!!!
...scoprii Fossati, il più bravo in quella serata, mi piacque Dalla e mi scosse De Andrè.
Per Natale: "Discanto" di Fossati, "Cambio" di Dalla e "Le nuvole" di De Andrè... che annate!!!

- Fabrizio De Andrè ( 1940/1999) -

"...verso la fine degli anni sessanta vendeva cinquantamila trentatrè giri all'anno. E, praticamente, nessun 45 giri. Un fenomeno anomalo in una situazione discografica ancora dominata dal festival di Sanremo. Dieci anni dopo sarebbe diventata la regola per tutti i cantatutori.
Per anni i suoi dischi sono stati una finezza da liceali, roba da circuito clandestino, qualcosa di strano e affascinante dove convivevano riferimenti dotti, musica antica, protesta, demistificazione e parole come puttana...
A dodici anni parlava francese in casa col babbo, a diciotto aveva letto tutti i poeti francesi. Decide, però, di iscriversi alla facoltà di lettere solo perchè a Genova era quella con il maggior numero di ragazze.
Un'origine borghese? Di più, di più. Addirittura mezza nobile, con infiltrazioni sabaude.
Non è convinto di essere un poeta ma rifiuta il ruolo di cantante. E non perchè mi facciano schifo i soldi ma perchè cantare in certi contesti mi riesce impossibile.
E poi c'è il problema della tv e della radio che continuano a vietare gran parte delle canzoni, brani che hanno fatto impazzire generazioni di burocrati radiotelevisivi: Carlo Martello (perchè non sipuò cantare un sovrano che crede d'aver fatto una conquista ed invece è semplicemente andato a puttane), Il testamento (perchèscherza con la mortein maniera poco formale), La guerra di Piero (canzone antimilitarista e pacifista per eccellenza, rientrava fra quelle che alla Rai si potevano trasmettere solo con una accurata presentazione predisposta dalla Direzione Generale), Valzer per un amore (canzone che sembra una ripicca di classe contro una che non si è concessa, ovvero non ha corrisposto alla passione del poeta... una perfidia incredibile in quell'immaginarsi lei, con forte anticipo, carica d'anni e di castità).
Un De Andrè capace di diffondere temidi ampio impegno senza bisogno di comizi, solo con la sua poesia, rubacchiando - come diceva lui - versiqua e là dai grandi.
Scandalizzava i borghesi ma la Radio Vaticana invitava sovente il cantautore ai suoi microfoni. Nella segreta speranza che sotto la chitarra di Lucifero si nascondesse un flauto d'Arcangelo."

- Mario Luzzato Fegiz
-
"Uno dei più bei romanzi italiani usciti negli ultimi anni, La leggenda di Redenta Tiria di Salvatore Niffoi, si apre con una singolare dedica: A un amico fragile che la Voce si è portato via.
La Voce, nel libro dello scrittore di Barbagia, è una misteriosa entità che chiama le persone a tempo debito, e quelle non possono far altro che ubbidire e sparire dalla scena del mondo. L'amico fragile non può essere che Fabrizio De Andrè.
Anche l'amico fragile un giorno ha sentito la Voce che gli intimava di uscire. Se n'è andato, spinto da quella mano invisibile. Ma quel giorno, drammatico e fulgido, dev'essere stato l'unica volta che la Voce ha riconosciuto sul suo cammino un'altra Voce.
Fabrizio era innanzitutto la sua voce, una voce che si riconosceva all'istante come quella, antichissima e vivificante, di un cantore di razza. Si potrebbero anche trovare tre o quattro aggettivi per descriverla, ma sarebbe del tutto inutile, perchè quel timbro era così unico, inconfondibile, inimitabile da apparire necessario. E la necessità è qualcosa che non appartiene soltanto al mondo della musica: la sua voce non era mai estranea a ciò di cui parlava. Era una voce etica.
Si dice che Fabrizio avesse qualche problema con il pubblico (non gli piaceva apparire, specie in tv), con la sua immagine pubblica. Più che la negazione, coltivava il dubbio. Che è la cosa più lontana che esista dalla professione di cantante. Di solito, le canzoni celebrano l'amore o la sua mancanza, si preoccupano di riempire un'esistenza, rappresentano una pienezza, anche se inquieta o aggressiva. Fabrizio, invece, di certezze non ne conosceva, dato che tutte gli apparivano ugualmente fragili. Così, alla notizia della sua scomparsa, tutti i media non hanno potuto fare altro che riprodurre questa incertezza.
Meravigliosa incertezza che gli ha consentito di migliorarsi in continuazione, di crescere, di affinare quel senso etico, prima che estetico che gli permetteva di dare una sostanza non solo ai suoi giudizi - è quanto tentiamo di fare tutti - ma soprattutto alle sue emozioni musicali...
Per molti della mia generazione sentire Fabrizio è stato come leggere un romanzo di formazione, uno di quei libri in cui si racconta una crescita e ci si identifica in una maturazione. In cui il lettore cresce e matura leggendo...
...Fabrizio è stato un mio punto di riferimento, una mia cattiva strada insieme con uno strano e scombinato drappello di scrittori e registi: il Pavese di Lavorare stanca, Beppe Fenoglio, Francois Truffaut, John Ford, gli americani di Vittorini trovati su una bancarella...
De Andrè era allora un mito, e per quanto suoni oggi goffa l'espressione non ce n'è un'altra in grado di significare la cotta, il trasporto, la voglia di identificarsi in lui.
Adesso che la Voce ha chiamato la Voce, il più fragile degli amici immaginati si rivela il più forte, il più duraturo, il più vitale.
- Aldo Grasso
-

Le dieci canzoni di Fabrizio De Andrè che mi hanno segnato maggiormente:


creuza de mà - la città vecchia - la canzone di Marinella

don Raffaè - la ballata dell'amore cieco... - khorakhanè

la guerra di Piero - il suonatore Jones - la domenica delle salme

introduzione... canzone del maggio

giovedì 8 gennaio 2009

" B-A-M-B-I-N-I !!!!! "

...ho solo imprecato, ho coperto spesso gli occhi ed ho pianto.
Non possiamo continuare a vivere in un mondo così indifferente...

ATTENZIONE: foto che fanno male!

...è importante mostrare e non far finta di ignorare!!!






giovedì 1 gennaio 2009

" ...e buon principio! "

Sotto la pioggia scrosciante, come da ragazzino, mi è parso di ricaricarmi... a volte basta poco, un nuovo inizio, un pò di buona nuova lena.
Pochi botti 'sto Capodanno. Io ho augurato pochissimo, ho preferito restarmene coi miei......
Mia figlia cresce, mia moglie rinasce... il cielo è più a portata di mano quando piove, sembra più terreno, no?

Questo sarà un anno importante, come gli altri d'altronde.
Mia figlia compirà un anno, non sarà più neonata o "...di quanti mesi?"; il nostro compito, da bravi genitori, sarà trasmetterle l'incanto per le nuove cose, farla crescere...
Un inizio d'anno catartico, molto vicino alla vita vera.
Quella di chi costruisce, semina, s'impegna. Quella di chi... vive!

Ho visto e rivisto "La marcia dei pinguini di Luc Jacquet": un capolavoro, consigliatissimo!!!
Ma quante cose da ultimare, da iniziare, da abbandonare... mi guardo intorno e capisco quanto ho modificato il mio paniere valoriale, quello che accompagna nelle scelte quotidiane.

L'impegno in politica, per tentare di apportare un reale cambiamento in questa disciplina spesso maltrattata, dovrà assorbirmi parecchio. Perchè lo voglio!
Ho in mente di mettermi in discussione, relazionarmi per provare a contribuire...

Domenica ho assistito ad un incontro politico bellizzese: gli avversi al potere imperante!
Per chi non conoscesse la situazione politico-amministrativa del paese l'invito è a documentarsi altrove... io mi limiterò a schierarmi: il nuovo ha ragione d'esistere nella diversità dal vecchio, nella capacità autocritica e nella necessità politica di una rinnovata onestà intellettuale.
Nulla di tutto questo è all'orizzonte! Anzi, da quanto scorgo, un barlume di sano restyling si è lucidamente instaurato nelle idee del governante... speriamo bene!
Non lamentiamo certo chissà quali mancanze, a livello locale, ma la spinta rigeneratrice del centrosinistra italiano sembra essersi già sopita. Diamoci da fare, non molliamo!
Le nuove tecnologie tracceranno nuove strade... e chi riuscirà a seguirle sarà in grado d'intercettare il tanto atteso libero pensiero riformatore.

Sarà un anno economicamente difficile, soprattutto per gli autonomi, i precari ed i disoccupati. Ovviamente, però, ce la faremo... con grinta, con tenacia, con la volontà.

Un nuovo anno è sempre un nuovo inizio, il mio augurio è per chi non riesce a guardare lontano, per tutti quelli che hanno ancora bisogno di futuro. A chi non avrà mai smesso!

...at soon